Specchi incantati - Quaderno di scrittura

ESPRIMERE Un linguaggio più umano In apertura di questa unità, abbiamo preso in considerazione una poesia di Giovanni Raboni ( p. 149). Spetta allo stesso Raboni una bella considerazione sulla poesia in generale: «L importante è essere ben convinti che la poesia non è né uno stato d animo a priori né una condizione di privilegio né una realtà a parte né una realtà migliore. un linguaggio: un linguaggio diverso da quello che usiamo per comunicare nella vita quotidiana e di gran lunga più ricco, più completo, più compiutamente umano; un linguaggio al tempo stesso accuratamente premeditato e profondamente involontario, capace di connettere fra loro le cose che si vedono e quelle che non si vedono, di mettere in relazione ciò che sappiamo con ciò che non sappiamo . Proprio in quanto linguaggio, la poesia può essere un veicolo espressivo di forza incredibile e di portata universale: non solo di problemi che riguardano l io. Nella sezione Scrivi tu incontrerai qualche gioco per scrivere versi. Ora, ti proponiamo invece di operare delle trasformazioni sulla base di testi poetici già scritti. Esercizio 5 Completa la trasformazione delle seguenti poesie in una pagina di diario, una lettera personale e una lettera aperta da pubblicare su un giornale, secondo le richieste. a. Il ciottolo è una creatura perfetta uguale a se stesso attento ai propri confini esattamente ripieno di senso pietroso con un odore che non ricorda nulla non spaventa nulla non suscita desideri il suo ardore e la sua freddezza sono giusti e pieni di dignità provo un grave rimorso quando lo tengo nel palmo e un falso calore ne pervade il nobile corpo I ciottoli non si lasciano addomesticare fino alla fine ci guarderanno con un occhio calmo e molto chiaro. Zbigniew Herbert, Il ciottolo, in Rapporto dalla città assediata, Adelphi, Milano 1993 Trasformazione in PAGINA DI DIARIO Data _____________________________ Caro Diario, oggi tornando da scuola a piedi sono inciampato su un sasso, stavo quasi per cadere a terra ma sono riuscito a rimanere in piedi, con qualche movimento inconsulto. Lì per lì ho avuto la tentazione di maledire quel sasso, l ho preso anche in mano per dirgliene quattro. Poi l ho guardato e ho pensato che non aveva colpa e che c era in lui qualcosa di perfetto e di eroico. Infatti, a pensarci bene, un sasso è __________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ 155 69164D_48P0871_INTE_BAS@0155.pgs 01.10.2018 10:17

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Antologia primo biennio