VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE Alle origini dell epica | UNIT 3 c om en ze T5 pet Apollonio Rodio Gli Argonauti e le Arpie Tratto da Argonautiche, libro II, vv. 178-240 Lingua originale greco antico La statua di un Arpia nel Parco dei mostri di Bomarzo. Gli eroi greci diretti in Colchide approdano nella terra dell indovino Fineo, sulla quale grava una maledizione scagliata dagli dèi. Gelosi delle capacità profetiche di quest ultimo, lo hanno reso balbuziente e cieco e hanno inviato alla sua mensa le mostruose Arpie, esseri repellenti con viso di donna e corpo d uccello, che insudiciano il cibo con i loro escrementi. 180 185 190 195 Su quella riva abitava Fineo, figlio di Agenore, che fra tutti gli uomini subì le pene più atroci, per l arte profetica che gli donò un tempo il figlio di Leto; non ebbe alcun ritegno nemmeno a rivelare agli uomini precisamente il sacro pensiero del figlio di Crono. E perciò il dio gli assegnò una vecchiaia lunghissima, e gli tolse la dolce luce degli occhi e non gli permise di gustare i molti cibi che gli portavano a casa i vicini, chiedendogli una profezia; perché, piombando attraverso le nuvole, le Arpie glieli strappavano sempre dalle mani e dalla bocca coi loro rostri e talvolta non gli lasciavano nulla, talaltra pochissimo cibo, perché continuasse a vivere e a soffrire. Però vi spargevano un odore schifoso e nessuno poteva non solo portarlo alla bocca, ma sopportarlo da lontano, tale fetore esalavano i resti del pranzo. Ma quando sentì la voce, il frastuono di un gruppo di uomini, capì ch eran giunti quelli che gli avrebbero dato, secondo i vaticini di Zeus, la gioia del cibo. Si alzò dal suo letto, come un fantasma nel sogno, appoggiato al bastone, coi piedi contratti giunse fino alla porta, tastando i muri, e camminando le membra tremavano 178. Fineo Agenore: Fineo, re della Tracia, figlio di Agenore, colpevole di aver svelato troppo dei pensieri divini. 180. il figlio di Leto: Apollo, figlio di Latona. 182. del figlio di Crono: Zeus. 188. coi loro rostri: con i loro becchi adunchi e robusti. 193. fetore: odore nauseabondo. 194. il frastuono: il gran rumore. 195-196. capì cibo: in virtù delle sue doti profetiche, Fineo capì che erano arrivati coloro che gli avrebbero restituito la gioia di mangiare. 196. i vaticini: le profezie. 82 80079D_48P1013_INTE_BAS@0082.pgs 17.12.2019 13:29

Specchi incantati - volume C
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Epica