Specchi incantati - volume C

IL MITO GRECO E ROMANO 195 200 205 210 215 220 225 230 per imitare ali vere. Icaro, il suo figliolo, gli stava accanto e, non sapendo di scherzare col proprio destino, raggiante in volto, acchiappava le piume che un soffio di vento sollevava, o ammorbidiva col pollice la cera color dell oro, e così trastullandosi disturbava il lavoro prodigioso del padre. Quando all opera fu data l ultima mano, l artefice provò lui stesso a librarsi con due di queste ali e battendole rimase sospeso in aria. Le diede allora anche al figlio, dicendogli: «Vola a mezza altezza, mi raccomando, in modo che abbassandoti troppo l umidità non appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il sole. Vola tra l una e l altro e, ti avverto, non distrarti a guardare Boòte o lice e neppure la spada sguainata di Orìone: vienimi dietro, ti farò da guida . E mentre l istruiva al volo, alle braccia gli applicava quelle ali mai viste. Ma tra lavoro e ammonimenti, al vecchio genitore si bagnarono le guance, tremarono le mani. Baciò il figlio (e furono gli ultimi baci), poi con un battito d ali si levò in volo e, tremando per chi lo seguiva, come un uccello che per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccoli, l esorta a imitarlo, l addestra a quell arte rischiosa, spiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlio. E chi li scorge, un pescatore che dondola la sua canna, un pastore o un contadino, appoggiato l uno al suo bastone e l altro all aratro, resta sbalordito ritenendoli dèi in grado di solcare il cielo. E già s erano lasciati a sinistra le isole di Samo, sacra a Giunone, Delo e Paro, e a destra avevano Lebinto e Calimne, ricca di miele, quando il ragazzo cominciò a gustare l azzardo del volo, si staccò dalla sua guida e, affascinato dal cielo, si diresse verso l alto. La vicinanza cocente del sole ammorbidì la cera odorosa, che saldava le penne, e infine la sciolse: lui agitò le braccia spoglie, ma privo d ali com era, non fece più presa sull aria e, mentre a gran voce invocava il padre, la sua bocca fu inghiottita dalle acque azzurre, che da lui presero il nome. Ormai non più tale, il padre sconvolto: «Icaro! gridava, «Icaro, dove sei? gridava, «dove sei finito? 197. raggiante in volto: con il volto allegro e festante. 207. Boòte Orìone: nomi di costellazioni. A Boote appartiene Arturo, una delle stelle più luminose del cielo, lice è l Orsa Maggiore. Orìone è un gigante cacciatore trasformato in costellazione. 221-222. Samo Calimne: isole del mar Egeo. Samo, uno dei centri del culto di Era-Giunone, fa parte delle Sporadi meri- dionali, situate davanti alle coste dell odierna Turchia, Delo e Paro si trovano nelle Cicladi. Lebinto e Calimne, invece, sono isole dell Egeo orientale. 225. cocente: bruciante. 79 80079D_48P1013_INTE_BAS@0079.pgs 17.12.2019 13:29

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Epica