Specchi incantati - volume C

IL MITO GRECO E ROMANO 630 635 640 645 650 655 660 che partorì al vecchio Enoe, la ninfa dell acque. Da allora in poi, alle donne di Lemno, allevare i buoi, indossare le armi di bronzo e lavorare i campi di grano, tutto divenne più facile dei lavori di Atena, che sempre svolgevano un tempo. E tuttavia guardavano spesso la vasta distesa del mare, chiedendosi con angoscia quando verrebbero i Traci. Così, quando videro Argo avvicinarsi all isola a remi, vestirono le armi e si riversarono in massa dalle porte di Mirina alla spiaggia: parevano le Baccanti, mangiatrici di carne cruda; dicevano ch erano i Traci. In mezzo a loro, Issipile portava le armi del padre. Non sapendo che fare, correvano senza parola, tale era il terrore sospeso sopra di loro. Intanto dalla nave gli eroi mandarono Etalide, il rapido araldo; a lui affidavano ogni ambasciata e lo scettro di Ermes, suo padre, che gli concesse una memoria incorrotta di tutte le cose, e anche quando se ne andò alle acque ineffabili dell Acheronte, neanche allora è calato sulla sua mente l oblio, ma il suo destino è una salda alternanza, quando sotto la terra, quando ai raggi del sole, in mezzo agli uomini. Ma perché dovrei raccontare in esteso la storia di Etalide? Egli convinse la regina Issipile a ricevere i viaggiatori al morire del giorno, nel buio; ma quando sorse l aurora, non sciolsero ancora le gomene, per il soffio di Borea. Le donne di Lemno accorsero per la città all assemblea (così Issipile aveva ordinato). E quando furono tutte insieme raccolte, in mezzo a loro, le esortava con queste parole: «Orsù, mie care, diamo a questi uomini doni graditi, da portar via sulla nave, cibi e vino soave, in modo che restino fuori dalla città e, venuti da noi per bisogno, non sappiano alla strage degli uomini di Lemno. Cambiò nome in Sicino dal nome del figlio che Toante ebbe dalla ninfa Enoe. 630. lavori di Atena: le mansioni tradizionalmente svolte dalle donne. 632. verrebbero: sarebbero venuti. 635. Mirina: località dell isola di Lemno. Baccanti: donne in preda alla frenesia estatica e invasate da Dioniso, il dio del vino e della forza vitale. I riti del culto dionisiaco prevedevano anche il consumo di carne cruda. 640. Etalide: figlio di Ermes, Etalide era il messaggero degli Argonauti. Secondo il mito, suo padre gli concesse qualsiasi beneficio eccetto l immortalità: Etalide scelse di mantenere la memoria sia in vita sia in morte, come è spiegato dopo (vv. 640-648). Da morto tornava spesso in visita dai vivi, secondo una salda alternanza tra l Ade e la terra (v. 646). 641. araldo: messaggero. 642. Ermes: figlio di Zeus e Maia, il messaggero degli dèi. 644. quando Acheronte: quando andò alle acque dell Acheronte, fiume infernale, cioè quando morì. 652. le gomene: cavi di canapa usati per ormeggiare le navi. Borea: vento del Nord. 61 80079D_48P1013_INTE_BAS@0061.pgs 17.12.2019 13:28

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Epica