2. I temi della mitologia

IL MITO GRECO E ROMANO anche lui alla seconda generazione olimpia, in quanto figlio di Zeus e Maia. Con Driope genera il figlio Pan, che diviene dio della natura e inventore del flauto. Fabbro degli dèi, dio del fuoco e della metallurgia è il dio Efesto, a Roma Vulcano. Considerato figlio della sola Era oppure di Era e di Zeus, ha come simboli il fuoco e l incudine. Efesto è un dio zoppo ed esistono diversi miti che spiegano l origine della sua infermità. Figlio di Zeus ed Era, infine, è Ares, il romano Marte, dio della guerra intesa nei suoi aspetti più violenti e brutali. Non appartiene ai dodici dèi olimpi, perché risiede nell oltretomba, il dio Ade, il romano Plutone, fratello di Zeus e dio degli Inferi, delle ombre e dei morti, sposato con Persefone. Raffigurato in modo simile a Zeus, ma con tratti più cupi nel volto, è accompagnato in genere dal cane a tre teste Cerbero. 2. I TEMI DELLA MITOLOGIA La mitologia classica ha una risposta per ogni domanda, anche perché si è arricchita nei secoli di una galleria di storie sempre più complesse e raffinate. Oltre a spiegare gli eventi naturali, essa coinvolge i più diversi ambiti del sapere, toccando anche argomenti attinenti la vita quotidiana dei comuni mortali: la sfera dei sentimenti, dell amore e dell amicizia, l inevitabilità della morte, la mutevolezza e la problematicità dei rapporti umani sono temi privilegiati dell invenzione mitologica. Considerata la vastità della materia, possiamo individuare alcuni filoni specifici: il mito cosmogonico, sull origine del mondo, che riferisce della creazione dell universo, della Terra e degli elementi; il mito naturalistico, che spiega i molteplici fenomeni in cui si manifesta il mistero della natura (in greco physis): è il caso del fiore nato dalla metamorfosi di Narciso ( T2, p. 65) o della vicenda di Piramo e Tisbe ( T3, p. 71), che spiega il motivo per cui le bacche del gelso hanno un colore scuro; il mito religioso, che concentra il proprio interesse su aneddoti e biografie degli dèi; La memoria del mare Il fotografo napoletano Mimmo Jodice ha iniziato nel 1985 una ricerca durata più di trent anni sul Mediterraneo: paesaggi, statue, antichi edifici, raccontano la storia e il mito delle civiltà di questo mare. Nelle sue fotografie questi luoghi e questi volti ci interrogano ancora, hanno qualcosa da dirci. ciò che succede anche con i miti: le loro narrazioni, anche se provenienti da un tempo lontano e perduto, ci parlano ancora di noi. Mimmo Jodice, Guerriero da Ercolano, 1993. 57 80079D_48P1013_INTE_BAS@0057.pgs 17.12.2019 13:27

Specchi incantati - volume C
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Epica