3. I temi

L EPOPEA DI GILGAMESH la città di Uruk. Gilgamesh e il suo amico affrontano il mostro divino, lo abbattono e lo sacrificano al dio Sole Shamash: Enkidu stacca persino una spalla dell animale e la getta addosso a Ishtar, cui rivolge parole di scherno. A questo punto, la misura è colma e gli dèi, riuniti in assemblea, condannano a morte Enkidu. Caduto in preda a una febbre rovinosa, in pochi giorni Enkidu muore, causando la disperazione di Gilgamesh ( T1, p. 43). La ricerca della verità La scomparsa dell amico segna una svolta nelle vicende: Gilgamesh, prostrato dalla perdita, si mette infatti alla ricerca dell immortalità, che costituirà l argomento principale della seconda parte dell epopea. L eroe deve affrontare una nuova serie di avventure, non più in compagnia, ma da solo: tale dimensione solitaria acuisce la portata radicale dell interrogativo di Gilgamesh sul senso della vita umana. Prima gli uomini-scorpione lo costringono a percorrere le cavità oscure della montagna Mashu, poi, una volta tornato alla luce, si trova in un giardino dove viene accolto dalla taverniera Siduri, che lo scambia all inizio per un ladro a causa del suo abbigliamento trasandato. Infine si reca dal traghettatore Urshanabi, cui chiede di essere trasportato al luogo in cui dimora Utanapishtim, il mitico antenato sopravvissuto al diluvio universale. A tale figura leggendaria è affidata la rivelazione della verità sul senso della vita umana: dopo il diluvio, gli dèi, riuniti in assemblea, avevano deciso di concedere a lui solo e a sua moglie l immortalità, mentre il resto dell umanità era condannato a un destino mortale ( T2, p. 47). Il fallimento di Gilgamesh Nonostante il colloquio con l antenato, Gilgamesh non vuole rinunciare al suo sogno e continua a indagare: Utanapishtim gli concede allora un altra possibilità. Potrà conoscere il segreto della vita eterna se riuscirà a stare sveglio per sei giorni e sette notti consecutive. L eroe non riesce nell impresa, ma viene aiutato dalla moglie di Utanapishtim, la quale prega il marito di svelare a Gilgamesh il segreto della pianta dell irrequietezza che si trova in fondo al mare e ha la capacità di riportare un vecchio nella sua piena virilità. Il re riesce a prenderla e a riemergere, intenzionato a portarla a Uruk per farla mangiare ai vecchi della città ma, approfittando di una sua distrazione, un serpente annusa la fragranza della pianta e la mangia. La conseguenza è che il rettile perde subito la vecchia pelle. Frustrato anche da questo tentativo fallito e ormai risoluto ad abbandonare per sempre la ricerca dell immortalità, Gilgamesh torna finalmente a Uruk e contempla di nuovo la grandiosità delle mura che aveva fatto costruire molto tempo prima. Capisce, così, che l immortalità si ottiene con azioni valorose e degne di essere ricordate. 3. I TEMI Il valore dell amicizia L epopea di Gilgamesh unisce i tratti tipici dell epica, come la dimensione bellica e guerriera, con aspetti tragici e romanzeschi, quali la centralità della morte e del dolore e la metamorfosi interiore del protagonista. Gilgamesh, il figlio degli dèi, conosce infatti una progressiva maturazione, che lo conduce ad abbandonare la durezza del sovrano che impone faticose prove ai suoi sudditi per conoscere il significato dell affetto e della condivisione. 41 80079D_48P1013_INTE_BAS@0041.pgs 17.12.2019 13:19

Specchi incantati - volume C
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Epica