Specchi incantati - volume C

Alle origini dell epica | UNIT 2 Maschera del mostro Khubaba proveniente da Sippar (Iraq), 1800-1600 a.C. ra edilizia, culminata nella costruzione delle mura grandiose della città di Uruk; il terzo, infine, ne indica la natura divina, in quanto figlio del divino Lugalbanda e della dea Rimat-Ninsun. La grandezza di Gilgamesh, tuttavia, è tale da risultare oppressiva per i suoi sudditi, soprattutto per le madri e le fidanzate, scontente a causa delle continue guerre in cui sono impegnati gli uomini. Il dio Anu, suprema divinità sumera, allora, decide di convocare la dea Aruru perché crei un essere che contrasti la forza immane di Gilgamesh. Aruru, preso un grumo di creta, lo pianta a terra e determina la nascita di Enkidu, «seme del silenzio , simbolo dell uomo primordiale, che si oppone al re di Uruk, rappresentante dell uomo civilizzato. L iniziazione alla civiltà per Enkidu avviene attraverso l incontro con una prostituta sacra, la quale gli ricorda che la forza di Gilgamesh è superiore alla sua e che non ha senso competere con lui, perché ha avuto in dono dagli dèi la saggezza. Giunto a Uruk, Enkidu è determinato a sfidare il re dalla città, ma l opposizione tra i due, in un primo momento ancora più aspra, si risolve poi sorprendentemente in un amicizia incrollabile, che spinge Gilgamesh a chiedere alla madre Ninsun di adottare Enkidu come figlio. Per rinfrancare l amico dopo la risposta probabilmente negativa di Ninsun, Gilgamesh invita allora Enkidu a partecipare a una serie di favolose avventure, la prima delle quali è il viaggio alla Foresta dei Cedri, custodita dal mostro Khubaba. La prima difficoltà, in realtà, si manifesta nel momento stesso della partenza, ostacolata dagli anziani di Uruk: l eroe ottiene a tal fine la benedizione e la protezione della madre Ninsun, che rivolge al dio Sole una preghiera perché aiuti il figlio e gli assicuri il ritorno. L impresa risulta molto complicata, anche perché Enkidu sa che una volta entrato nella Foresta dei Cedri le sue braccia saranno come paralizzate. Gilgamesh, allora, lo incoraggia e insieme all amico comincia ad abbattere i cedri. Khubaba tenta, nel frattempo, di ingraziarsi la simpatia del re di Uruk, cui promette gli alberi migliori per decorare il suo palazzo. Alla fine i due eroi sconfiggono il mostro e tornano vittoriosi a Uruk portando con sé anche tronchi di cedro utili ad abbellire i templi della città. Le avventure dei due amici non finiscono qui: la dea Ishtar, infatti, viene colpita dalla bellezza di Gilgamesh che vede sfilare maestoso per le vie della città e se ne innamora. L eroe, tuttavia, la rifiuta, perché conosce la fine che hanno avuto tutti gli amanti che si sono uniti a lei. L offesa recata alla dea merita una degna punizione e Anu, sollecitato da Ishtar, decide l invio sulla terra del Toro celeste, affinché devasti Le avventure di Gilgamesh ed Enkidu 40 80079D_48P1013_INTE_BAS@0040.pgs 17.12.2019 13:19

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Epica