Specchi incantati - volume C

Virgilio | UNIT 1 900 905 910 915 920 925 930 Lo porterebbero a stento sul collo dodici uomini scelti, quali di membra attualmente produce la terra; l eroe, afferratolo con mano ansiosa, cercò di scagliarlo sul nemico, ergendosi in alto e preso di corsa l abbrivio. Ma non si riconobbe nel correre, nel muoversi, nell alzare la mano e nel librare il possente macigno; le ginocchia vacillano, si rapprende gelido il sangue. Allora la pietra, lanciata dal guerriero nel vuoto, non percorse tutto lo spazio, né portò a termine il colpo. E come in sogno, di notte, quando una languida quiete grava sugli occhi, ci sembra di voler inutilmente intraprendere avide corse, e durante il tentativo cadiamo sfiniti; la lingua impotente, le forze consuete del corpo svaniscono, e non escono voce o parole: così a Turno, con qualunque sforzo tenti la via, l orribile dea nega il successo. Allora volge nel cuore sentimenti diversi: guarda i Rutuli e la città, e indugia nel timore, e trema all arrivo del colpo; non sa dove scampare, come assalire il nemico e non vede in nessun luogo il carro e la sorella auriga. Mentre esitava, Enea brandisce l asta fatale, calcolando la sorte con gli occhi, e la vibra da lontano con lo slancio di tutto il corpo. Non rombano mai così le pietre scagliate da una macchina murale, o col fulmine scoppiano simili tuoni. L asta vola a guisa di nero turbine, portando sinistra rovina, e squarcia l orlo della corazza, e l ultimo cerchio del settemplice scudo. Trapassa stridendo la coscia. Il grande Turno cadde in terra, colpito, con le ginocchia piegate. Balzano con un grido i Rutuli, e tutto rimbomba il monte d intorno, e ampiamente i profondi boschi riecheggiano. Egli da terra, supplice, protendendo lo sguardo e la destra implorante: «L ho meritato disse «e non me ne dolgo; profitta della tua fortuna; tuttavia, se il pensiero d un padre 898. posto contese: masso posto a delimitare i confini dei campi per evitare contese tra contadini. 900. quali la terra: rispetto agli uomini del tempo di Virgilio, quelli del passato mitico in cui visse Turno erano molto più forti. Il motivo della mollezza fisica delle stirpi umane del tempo presente si trova già nell epica omerica. 902. l abbrivio: lo slancio. 903. non si riconobbe: l eroe avverte il calo delle forze e non riconosce più se stesso. 904. librare: scagliare. 907. non percorse colpo: la pietra non coprì lo spazio previsto, non giunse cioè dove Turno avrebbe voluto. 908-909. quando occhi: quando un molle riposo appesantisce gli occhi. 914. l orribile dea: la Dira. 918. la sorella auriga: la sorella Giuturna, che prima aveva aiutato il fratello facendolo salire su un carro da lei guidato. 921. rombano: producono rumore. 922. macchina murale: macchina da guerra impiegata negli assedi. 925. l ultimo scudo: il cerchio estremo dello scudo composto da sette strati sovrapposti (settemplice). 354 80079D_48P1013_INTE_BAS@0354.pgs 17.12.2019 13:26

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Epica