Specchi incantati - volume C

Virgilio | UNIT 1 Analisi Il discorso di Didone Ormai conscia dell imminente partenza di Enea, Didone non sa più controllarsi e vaga smaniando per la città, come una baccante invasata dal dio Dioniso (vv. 354-359). Prima di riportare le parole disperate che la donna rivolge a Enea, Virgilio arricchisce la narrazione con alcune notazioni universali che hanno reso questa sezione tra le più famose dell Eneide. Per esempio, l inciso del v. 349 (chi può ingannare chi ama?) serve a spiegare il presentimento della regina che, da donna innamorata, intuisce la decisione di Enea di lasciare Cartagine molto prima che le giunga la notizia, portata dalla Fama, empia perché foriera di cattive novità. Una donna innamorata, inoltre, nell istante in cui avverte che sta per essere abbandonata, non ha più certezze: Didone è detta timorosa com era di tutto, persino di quello / che più pareva sicuro (vv. 351-352). Il dialogo che segue è un esempio perfetto di comunicazione impossibile tra due punti di vista ormai inconciliabili. La regina si rivolge a Enea chiamandolo perfido (v. 361), perché questi ha rinnegato i taciti patti che la loro unione prevedeva, nonostante non fosse stata celebrata con un matrimonio. Quella di Didone è la supplica di una donna innamorata: Per questo mio pianto / e per la tua mano, per gli Imenei incominciati / e per la nostra unione, se ho meritato di te / in qualche modo, se cara ti fu qualcosa di me, / abbi pietà della casa che crolla, lo vedi, e abbandona / questo pensiero, ti prego, se si può ancora pregarti (vv. 372-377). A causa di Enea la regina è ormai odiata da tutti i vicini, dai Numidi, da Iarba; e ha perso il pudore che prima serbava nel ricordo del defunto marito (vv. 378-382). A fronte dei suoi molti sacrifici, non ha ottenuto nulla da Enea, neanche la gioia di un figlio che riproducesse le sembianze del padre (vv. 388-392). La difesa di Enea La risposta fredda e laconica alla donna che ha amato e continua ad amare, ma che è costretto a lasciare, mostra Enea in un atteggiamento diverso da quello mostrato nel corso del poema. Per un momento l eroe della pietas perde il suo splendore per recitare una parte poco esaltante, quasi opaca, come dimostra il basso profilo tenuto nel colloquio, proprio di chi ha vergogna di quello che sta per dire: per gli ammonimenti di Giove / teneva immobili gli occhi e con sforzo premeva / dentro al cuore l affanno (vv. 393-395). D altra parte, egli non nega il suo amore per la donna, che anzi ricorderà sempre caramente, ma rivendica la propria franchezza nel non averle mai parlato di nozze. Se il destino non l avesse costretto, non avrebbe mai abbandonato Troia, ma ora suo compito è fondare una nuova patria e seguire le indicazioni che gli vengono dagli oracoli, concordi nel condurlo in Italia: Questo è il mio amore, questa la mia patria (v. 411). Si confrontano due visioni antitetiche del mondo e della vita: all amore-passione di Didone, votato alla famiglia e all intimità domestica, si oppone l amore-dovere verso la patria e il Fato, che Enea, eroe della pietas, fa proprio e sintetizza in un verso lapidario. Io non vado in Italia di mia volontà (v. 430), egli dice, esprimendo un aspetto fondamentale della civiltà romana, che sottomette la dimensione individuale a quella pubblica. Piegato dall obbedienza a una logica politica, Enea non sa replicare agitando le stesse corde sentimentali, ma arriva persino a rimproverare a Didone l egoismo per non consentirgli di fondare una nuova patria, lei che è già ben avviata nell edificazione della sua ( lecito anche a noi / cercare lidi stranieri, vv. 415-416). un paradosso, dal punto di vista sentimentale di Didone, che sta per essere abbandonata, ma una verità, nella prospettiva storica di Enea, che ha bisogno di rinforzare la sua posizione evocando gli imperativi che riceve dall ombra del padre (vv. 416-422) e persino dagli dèi (E proprio adesso Mercurio, messaggero dei Numi, / mandato da Giove (lo giuro per le nostre due vite) / m ha portato per l aria rapida questo comando: / Naviga!, vv. 423-426) 328 80079D_48P1013_INTE_BAS@0328.pgs 17.12.2019 13:25

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Epica