Specchi incantati - volume C

ENEIDE A tu per tu con il testo La domanda è inevitabile: si può giustificare Enea? La risposta è facile e imporrebbe oggi un coro di meritate disapprovazioni. Non possiamo che condannarlo: secondo lo schema del più convenzionale degli amori traditi, l eroe troiano è colpevole di aver sedotto e abbandonato una donna che troppo ingenuamente aveva riposto fiducia in lui. E, d altro canto, non possiamo che ammirare Didone e la sua strenua coerenza di donna sincera, che non sa porre limiti all amore, neanche quando il sentimento le spalanca gli abissi della morte. Tuttavia Virgilio ci chiede di compiere uno sforzo maggiore: lasciamo da parte accuse e improperi. Guardiamo anche l altra faccia della medaglia: Enea ha una missione da compiere, deve adempiere a obblighi superiori decisi dalla storia e dal destino. Guai ad attualizzare troppo le necessità dell eroe: non lascia la donna per la propria carriera, né calpesta l amore per coltivare le proprie ambizioni personali. Forse è meglio per una volta, almeno astenersi dal giudizio e non affollare anche con la nostra presenza le tribune delle opposte tifoserie. Alla fine, forse l unico sentimento che possiamo ascoltare è l umana indulgenza. Coscienti, come ci rende Virgilio, che due anime non potranno mai capirsi se tra esse si staglia il muro dell incomunicabilità costituita da desideri, sogni e volontà diverse. Coreografia di Sasha Waltz (2011) per l opera in tre atti Didone ed Enea del compositore barocco inglese Henry Purcell (1659-1695). 327 80079D_48P1013_INTE_BAS@0327.pgs 17.12.2019 13:25

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Epica