Specchi incantati - volume C

Virgilio | UNIT 1 re della regione, che gli avrebbe dovuto offrire protezione in cambio di un ricco tesoro. Commosso e inorridito dalla triste sorte di Polidoro, Enea rende omaggio al defunto e abbandona la terra maledetta. Raggiunge dunque l isola di Delo 3 , dove l oracolo di Apollo gli rivela la sua missione: per fondare una nuova città e una nuova stirpe, egli deve cercare l antica madre . Credendo si tratti dell isola dove era nato Teucro, capostipite dei Troiani, Enea si dirige a Creta 4 , sconvolta però da una terribile pestilenza. I Penati, le divinità protettrici della famiglia, gli appaiono in sogno e gli svelano che l antica madre è in realtà l Italia, da cui proviene il mitico Dardano. I Troiani riprendono così il mare. Colpiti da una tempesta, approdano alle isole Strofadi 5 , dove mostri con la testa di donna e il corpo di uccello, le Arpie, insozzano le loro mense e fanno funeste profezie. Da lì si spostano ad Azio 6 e poi a Butroto, nell Epiro 7 : qui incontrano Andromaca, vedova di Ettore e ora sposa di Eleno, un sacerdote di Apollo che fornisce loro preziose informazioni per raggiungere la meta. Grazie ai suoi consigli, i Troiani sfuggono a varie insidie, tra cui i mostri marini Scilla e Cariddi e il ciclope Polifemo; raggiungono quindi Drepano 8 , in Sicilia, dove Anchise muore. Da lì ripartono e vengono colpiti dalla tempesta che li fa giungere proprio a Cartagine 9 (libro III). Con la fine del racconto di Enea, si chiude il flashback e la narrazione riprende il normale ordine cronologico. Didone sente il cuore ardere di passione per l eroe: confessa i propri sentimenti alla sorella Anna, dichiarandosi pronta pur tra mille remore a tradire il voto di fedeltà pronunciato sulla tomba del marito Sicheo ( T4, p. 317). Giunone e Venere si accordano per favorire l unione tra Enea e Didone. Durante una battuta di caccia i due, sorpresi da un temporale, riparano all interno di una grotta e si abbandonano alla passione. Subito la Fama, mostro alato da mille occhi e mille lingue, diffonde la notizia raggiungendo anche i pretendenti che la regina ha respinto, tra cui Iarba, re dei Getuli. Quest ultimo, non sopportando di essere scavalcato da uno straniero, invoca la vendetta di Giove: il padre degli dèi invia così Mercurio per ricordare a Enea la sua missione e per ingiungergli di lasciare Cartagine. Seppur a malincuore, l eroe troiano arma la flotta di nascosto perché non ha il coraggio di comunicare a Didone la sua partenza imminente. La regina, scoperto il piano, lo affronta disperata ( T5, p. 324): gli ricorda il loro amore e lo prega almeno di ritardare il viaggio, ma Enea non cede. Distrutta per la perdita dell uomo che ama, e ormai convinta di non avere alternativa al suicidio per lavare la vergogna di aver violato la fedeltà al defunto marito, Didone fa preparare un rogo; all alba, mentre le navi troiane si allontanano dal porto, maledice il traditore e si uccide ( T6, p. 331; libro IV). La fine di Didone Il viaggio conduce la flotta troiana di nuovo in Sicilia: qui Enea indice giochi funebri in onore del padre Anchise a un anno dalla sua scomparsa. Nel frattempo Giunone istiga le donne troiane che, stanche per il continuo peregrinare in mare, bruciano le navi: l incendio è domato solo grazie a un temporale mandato da Giove. Anchise intanto appare in sogno al figlio e gli chiede di scendere agli Inferi (libro V). Il viaggio agli Inferi 286 80079D_48P1013_INTE_BAS@0286.pgs 17.12.2019 13:23

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Epica