Specchi incantati - volume C

Omero | UNIT 2 200 205 e ruppe in un gemito e si batteva la coscia a mano aperta, e singhiozzava e diceva: «O povero me, di che uomini ancora arrivo alla terra? forse violenti, selvaggi, senza giustizia, oppure ospitali, e han mente pia verso i numi? e tutte queste ricchezze dove le porto? dove io stesso andrò errando? era meglio restar tra i Feaci, laggiù; forse a un altro dei potenti signori sarei venuto, che m ospitasse e mi desse accompagno . Atena nelle vesti di un pastore Odisseo, ancora smarrito, vuole verificare se i Feaci gli hanno lasciato i doni promessi. L incontro con Atena, apparsa nelle vesti di un giovane pastore, lo rinfranca e, soprattutto, gli conferma che la terra in cui è approdato è davvero Itaca. 220 225 230 Così dicendo, i lebeti e i bellissimi tripodi contava, e l oro e le belle vesti tessute: ma nulla ebbe a rimpiangere. Solo la patria piangeva, trascinandosi lungo la riva del mare urlante, con molti singhiozzi; allora Atena gli venne vicino, simile a un giovane nel corpo, a un pastore di greggi, delicato e gentile come sono i figli dei re; un doppio mantello ben lavorato intorno alle spalle, e sotto i piedi robusti sandali aveva e in mano una picca. Gioì Odisseo di vederla, e incontro le andò, e a lei rivolto parole fugaci diceva: «O caro, poiché te per primo trovo in questo paese, salute! e tu pure non farmiti incontro con animo ostile, ma salva queste mie cose, salva anche me: come un dio ti prego, mi prostro alle tue care ginocchia. E questo rispondimi vero, perché lo sappia: che paese? che terra? Che uomini vivono qui? un isola tutta visibile, oppure è una punta, 200. O povero me... terra?: come quando si era risvegliato sull isola dei Feaci (libro VI, vv. 117-121 T4, p. 202) Odisseo non riconoscendo la sua Itaca sia perché è assente da venti anni, sia perché Atena lo circonda di nebbia si domanda in quale luogo sia sbarcato e che tipo di persone o mostri lo abitino. 206. accompagno: accompagnamento. 217. i lebeti... tripodi: i lebeti erano recipienti, di bronzo o di terracotta, usati per conservare o riscaldare l acqua, per cuocere i cibi, per le abluzioni nei sacrifici e spesso come premio nelle gare sportive. I tripodi, invece, erano sostegni a tre piedi, di bronzo o d altro materiale, usati come supporti di un recipiente fisso o mobile (per l acqua, le carni o il vino). 219. ma nulla ebbe a rimpiangere: Odisseo verifica con soddisfazione che i doni ricevuti dai Feaci sono tutti presenti. 220. del mare urlante: del mare che mug- ghiava a causa delle onde (epiteto formulare). 225. una picca: arma costituita da una lunga e robusta asta di legno e da una punta di ferro aguzza. 227. parole fugaci: parole alate (epiteto formulare). 231. mi prostro: mi inchino. Abbracciare le ginocchia è l atteggiamento tipico del supplice. 248 80079D_48P1013_INTE_BAS@0248.pgs 17.12.2019 13:34

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Epica