Specchi incantati - volume C

ODISSEA Tiresia vede oltre il ritorno a Itaca e la fine dell Odissea: profetizza a Odisseo nuovi viaggi, fin verso terre e uomini che non conoscono il mare (prendi allora il maneggevole remo e va , / finché arrivi da uomini che non sanno / del mare, che non mangiano cibi conditi col sale, vv. 121-123) e gli descrive il giorno in cui giungerà anche per lui la morte, dal mare, dopo l incontro con un viandante che avrà confuso il suo remo con uno strumento agricolo. Allora, offerte ecatombi agli dèi, al termine di una splendente vecchiezza, Odisseo morirà serenamente, circondato da popoli ricchi (vv. 126-137). Le parole di Tiresia, tuttavia, non delineano eventi certi: il futuro tratteggiato dall indovino lascia all eroe un margine di libertà (Ma anche così potresti arrivare, v. 104; e tu, seppure ne scampi, v. 113), che rende possibile un destino non necessariamente coincidente con quello profetizzato. Il rimpianto di Achille I Greci concepivano l Ade come un regno posto ai confini del mondo, nel quale ombre sfuggenti vagano senza posa, incapaci di volontà, prive di intelligenza e di parola. Lo scenario infernale descritto e l incontro con Achille sembrano così smentire la mitologia della bella morte celebrata dall Iliade. Alle parole di Odisseo, che magnifica la condizione del celebre compagno della guerra troiana (Nessuno / di te più beato, o Achille, in passato e in futuro: / prima infatti, da vivo, ti rendevamo onori di dèi / noi Argivi, ed ora hai grande potere tra i morti / qui dimorando: non t angusti, o Achille, la morte, vv. 482-486), Achille replica dando sfogo a tutto il proprio rim pianto per la vita perduta (Vorrei da bracciante servire un altro uomo, / un uomo senza podere che non ha molta roba; / piuttosto che dominare tra tutti i morti defunti, vv. 489-491). L eroe più arrogante dell Iliade si dice ora disposto a essere l ultimo dei vivi, pur di rivedere la luce del sole. L umanità manifestata da Achille con le domande sulla sorte del figlio (vv. 492-493) e del padre (vv. 494-503) tradisce, così, la concezione vuota e triste che i Greci avevano dell aldilà, specchio sfocato dei ricordi e dei sentimenti della vita terrena. Su tutto prevale la nostalgia di un bene, la vita, che per i morti non esiste più. Laboratorio sul testo COMPRENDERE 1. In che modo Tiresia definisce il regno dei morti? Rintraccia l aggettivo nel testo. 2. Quale rito compie Tiresia prima di pronunciare la sua profezia? 3. Secondo Tiresia, quali divinità porranno ostacoli al ritorno di Odisseo? a Plutone e il Sole. b Giunone ed Eolo. c Poseidone e il Sole. d Il Sole ed Eolo. 4. Che cosa attende Odisseo al ritorno in patria? 5. Indica l affermazione esatta tra le seguenti. a Tornato a Itaca, Odisseo troverà la morte per mano dei Proci. b Odisseo morirà in mare lontano dalla patria. c Per l eroe la morte verrà dal mare. 6. Che reazione ha Achille alla vista di Odisseo? a Commozione. c Felicità. b Paura. d Sorpresa. 7. Quale condizione dichiara di preferire Achille a quella di re tra i defunti? ANALIZZARE E INTERPRETARE 8. Con quale mezzo Odisseo dovrà intraprendere l ultimo viaggio? Quali aspetti caratterizzano la terra nella quale Odisseo troverà la morte? 9. Perché Odisseo considera Achille il più felice degli uomini? 10. L Achille che Odisseo incontra nell Ade è molto differente dall eroe invincibile che hai conosciuto leggendo l Iliade: in che cosa consistono queste differenze? 11. Individua nel testo i versi formulari caratteristici dello stile epico. d Tiresia non dà indicazioni sulla morte di Odisseo. 239 80079D_48P1013_INTE_BAS@0239.pgs 17.12.2019 13:33

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Epica