Specchi incantati - volume C

ODISSEA mentendo, che è andata distrutta in una tempesta (vv. 381-389). La reazione successiva è inaspettata e terrificante: in una scena caratterizzata da dettagli raccapriccianti, il mostro afferra due uomini, li sbatte al suolo, li fa a brandelli e se ne ciba, mangiando come un leone di montagna (v. 396). La metis di Odisseo A questo punto una risposta violenta e istintiva da parte di Odisseo non avrebbe senso: l eroe della metis non si lascia trasportare dalla rabbia e subito intuisce che, se anche riuscisse a uccidere il Ciclope, condannerebbe a morte se stesso e i compagni perché non sarebbe in grado di spostare il masso che blocca l ingresso della spelonca (vv. 405-414). E allora scaltrezza e intelligenza consigliano altre soluzioni: il calcolo razionale lo spinge ad aspettare, comprensibilmente spaventato, fino all alba. Quando Polifemo rientra dal pascolo il giorno successivo, Odisseo e i suoi mettono a punto un piano ingegnoso: offrono al Ciclope il vino inebriante di Ismaro contenuto nell otre. Questi gradisce molto la bevanda e chiede all eroe di rivelargli il suo nome. Odisseo dichiara allora di chiamarsi Nessuno (vv. 494-498): tale trovata geniale servirà in seguito a vanificare le richieste di aiuto di Polifemo, ridicolizzandolo e punendolo per la sua brutale inospitalità. Approfittando del sonno in cui cade il Ciclope (vv. 505-508), i Greci afferrano un palo d ulivo, lo arroventano nel fuoco e con questo trafiggono l unico occhio che il mostro ha sulla fronte (vv. 509-536). L urlo di dolore lanciato da Polifemo e soprattutto le sue richieste di soccorso cadono nel vuoto (Amici, vuole con l inganno, / non con la forza, uccidermi Nessuno, vv. 554-555): contro l intelligenza, la forza primitiva non può nulla. La pietà negata Il lettore non è portato ad avere pietà per Polifemo, esempio di brutalità e di inciviltà. La scena finale, che vede Odisseo uscire dall antro aggrappato al vello del montone più grosso, mentre il Ciclope si rivolge all animale chiedendogli come mai esca per ultimo, lui che era solito essere il primo (vv. 605-624), segna il culmine della vendetta e della beffa: l animale che il Ciclope vorrebbe dotato di parola ha in sé, anzi sotto di sé, la risposta al quesito (Oh il mio pensiero avessi, / parlare tu potessi, e dirmi dove / lui tenta di sottrarsi al mio furore, vv. 618-620). Laboratorio sul testo COMPRENDERE b Crede che non conoscano il culto degli dèi. 1. Che cosa porta con sé Odisseo prima di partire per la ricognizione dell isola? Perché? c Crede che siano Greci. 2. L alimentazione del Ciclope risulta essere soprattutto a base di a formaggi e latticini. b prodotti dell agricoltura. c pesci. d cereali. d Suppone che siano anche loro pastori. 4. La terra dei Ciclopi a non produce vino di alcun tipo. b produce vino di qualità assai inferiore a quello offerto da Odisseo. c è arida e desertica. d non è adatta all allevamento. 3. Qual è la prima preoccupazione espressa da Polifemo quando vede Odisseo e i suoi uomini? a Teme che siano pirati. 5. Qual è il dono ospitale (v. 496) che il Ciclope promette a Odisseo? 223 80079D_48P1013_INTE_BAS@0223.pgs 17.12.2019 13:32

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Epica