Specchi incantati - volume C

Omero | UNIT 1 320 325 330 335 340 345 350 355 agitava nella sua destra, volendo la morte d Ettore divino, scrutando il suo bel corpo, dove più restasse scoperto. In ogni altra parte gli coprivano il corpo le armi di bronzo, belle, tolte di forza a Patroclo, dopo averlo ammazzato; ma restava scoperto dove divide il collo dalle spalle la clavicola, alla gola, dove la fuga della vita è più rapida: lì lo colpì Achille divino con l asta, mentre attaccava, la punta passò parte a parte, attraverso il tenero collo; ma il frassino armato di bronzo non tagliò la trachea, affinché potesse parlargli, rispondendo alle sue parole. Cadde nella polvere; Achille divino disse trionfante: «Ettore, forse credevi, mentre toglievi le armi a Patroclo, di farla franca, non avevi paura di me che ero lontano, sciocco! Pur lontano da lui, guerriero molto più forte in riserva alle navi ricurve restavo io, che t ho piegato i ginocchi: di te cani ed uccelli faranno scempio, a lui sepoltura daranno gli Achei . Stremato gli rispose Ettore dall elmo ondeggiante: «Per la vita ti prego, per le ginocchia, per i tuoi genitori, non lasciare che i cani mi sbranino accanto alle navi degli Achei, accetta invece a iosa il bronzo e l oro, i doni che ti faranno mio padre e la nobile madre, ma da indietro il mio corpo alla mia casa, perché con il fuoco mi onorino, quando sia morto, i Troiani e le loro donne . A lui, guardandolo storto, disse Achille, veloce nei piedi: «Non starmi, cane, a pregare per ginocchia e per genitori! Mi bastassero animo e rabbia a sbranare e divorare io stesso le tue carni crude, per quello che hai fatto, come non c è nessuno che possa al tuo corpo risparmiare i cani, nemmeno se dieci, se venti volte il riscatto venissero qui a portarmi, ed altro ancora ne promettessero, nemmeno se desse ordine di pagarti a peso d oro Priamo Dardanide; nemmeno in quel caso la nobile madre potrà piangerti steso sul letto, lei che t ha partorito, ma tutto intero ti mangeranno cani ed uccelli . Gli rispondeva in punto di morte Ettore dall elmo ondeggiante: «Bene ti vedo, ben ti conosco, non era destino 324. dove divide clavicola: il punto in cui la clavicola (soggetto) divide il collo dalle spalle. 325. alla gola rapida: un colpo alla gola determina una morte molto rapida. 335. che t ho piegato i ginocchi: che ti ho ucciso (verso formulare). 336. faranno scempio: strazieranno. 338. per le ginocchia: il supplice abbracciava le ginocchia della persona alla quale chiedeva protezione; in guerra, quindi, le ginocchia del vincitore. 340. a iosa: abbondantemente. 352. Dardanide: discendente di Dardano. 158 80079D_48P1013_INTE_BAS@0158.pgs 17.12.2019 13:39

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Epica