Specchi incantati - volume C

Omero | UNIT 1 450 455 Ettore figlio di Priamo andrà in giro; non lo permetto. Non basta che s abbia l armi e di quelle si vanti? A voi nei ginocchi e in cuore getterò furia, sicché anche Automèdonte salviate dalla battaglia alle concavi navi: gloria infatti darò ancora agli altri, che uccidano, fin che le navi buoni scalmi raggiungano, e il sole s immerga e scenda la tenebra sacra. La reazione di Achille Finalmente la triste notizia della morte di Patroclo, trasmessa da Antiloco, figlio di Nestore, giunge ad Achille (libro XVIII). 25 30 35 Disse così; e una nube di strazio, nera, l avvolse: con tutte e due le mani prendendo la cenere arsa se la versò sulla testa, insudiciò il volto bello; la cenere nera sporcò la tunica nettarea; e poi nella polvere, grande, per gran tratto disteso, giacque, e sfigurava con le mani i capelli, strappandoli. Le schiave, che Achille e Patroclo s erano conquistati, straziate in cuore, ulularono, corsero fuori intorno ad Achille cuore ardente; e con le mani tutte battevano il petto; a tutte, sotto, le gambe si sciolsero. Antiloco gemeva dall altra parte, versando lacrime, tenendo le mani d Achille che singhiozzava nel petto glorioso: aveva paura che si tagliasse la gola col ferro. Gridava terribilmente. Sentì la madre augusta, seduta negli abissi del mare, accanto al vecchio padre, e gemette ella pure, le dee le si fecero intorno, tutte, quant erano le Nereidi nell abisso del mare. Omero, Iliade, libro XVI, vv. 783-867; libro XVII, vv. 424-455; libro XVIII, vv. 22-38, trad. di R. Calzecchi Onesti, Einaudi, Torino 2005 454. buoni scalmi: (navi) dai buoni scalmi, gli elementi che formano le coste delle navi di legno. 22. Disse così: il soggetto è Antiloco, che ha appena comunicato ad Achille la morte di Patroclo. strazio: dolore, angoscia. 24. sulla testa: gli antichi si cospargevano il capo di cenere in segno di lutto. 25. nettarea: divina. Il nettare, o ambrosia, era il cibo degli dèi. 29. ulularono: emisero lamenti acuti. 31. le gambe si sciolsero: venne meno la coscienza. Si tratta di un espressione formulare che indica lo svenimento. 35. la madre augusta: la madre divina, Teti. 36. vecchio padre: Nereo, di cui Teti e le altre ninfe marine, le Nereidi, erano figlie. 150 80079D_48P1013_INTE_BAS@0150.pgs 17.12.2019 13:38

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Epica