Specchi incantati - volume C

ILIADE 160 165 170 175 180 185 190 la diva Antèa, con lui mescolarsi d amore furtivo; ma non sedusse Bellerofonte, l onesto, l accorto. E corse allora a Preto con questa menzogna, e gli disse: «Muori tu, Preto, o dà la morte a Bellerofonte, che mi voleva pigliare d amore, se ben mi schermivo . Disse, ed a queste parole fu invaso il sovrano dall ira. Schivò di porlo a morte, ché in cuore pur n ebbe ritegno; ma lo mandò nella Licia, scrivendogli cifre funeste entro due chiuse assicelle: dicendo che al suocero suo quelle mostrasse, per farlo morir: ch eran cifre di morte. Dunque, in Licia egli andò con la scorta secura dei Numi. E quando giunto in Licia fu poi, presso i rivi del Xanto, il re dell ampia Licia lo accolse, gli fe grande onore, l ospitò nove giorni, sgozzò nove bovi ai Celesti. Ma quando poi spuntò, col decimo giorno, l Aurora, anche domande allora gli volse, le cifre vedere volle, che aveva a lui recate dal genero Preto. Quando ebbe viste poi le cifre funeste del sire, prima gli comandò che uccidesse l immane Chimera. Era quel mostro stirpe di Numi, non già di mortali: sopra leone, capra nel mezzo, di drago la coda, terribilmente spirando la furia di fuoco avvampante. Pur, nei propizi prodigi dei Numi fidando, ei la uccise. Poi s azzuffò coi magnanimi Sòlimi: e dire soleva che quella era la pugna più dura che avesse affrontata. Terzo, poi, sterminò le Amazzoni, cuori virili. E il sire macchinò, quand ei fu tornato, una frode. Scelti dall ampia Licia quanti eran più prodi guerrieri, contro un insidia gli tese; né a casa tornarono quelli: tutti li sterminò l invincibile Bellerofonte. Or, quando il sire conobbe ch egli era pro stirpe di Numi, presso di sé lo tenne, gli die per consorte la figlia, 160. con lui: con Bellerofonte. 164. se ben mi schermivo: sebbene mi tirassi indietro. 167-168. cifre funeste assicelle: le cifre cui si allude rappresentano probabilmente messaggi cifrati, destinati solo a Iobate, suocero di Preto, che contenevano la condanna a morte (cifre di morte, v. 169) di Bellerofonte. 170. secura: sicura. 171. Xanto: fiume della Licia. 172-173. lo accolse l ospitò: le regole dell ospitalità non potevano essere trasgre- dite: per questo Iobate accolse Bellerofonte nella propria casa, rifocillandolo e predisponendo per lui sontuosi banchetti. Ma, terminati i nove giorni di ospitalità sacra, Iobate, per liberarsi di Bellerofonte, gli chiese di compiere una missione che riteneva impossibile: uccidere un terribile mostro, la Chimera (v. 178). 173. ai Celesti: agli dèi. 178. l immane Chimera: l enorme Chimera. Figlia di Echidna e Tifone, la Chimera era un mostro che sputava fuoco dalle fauci e aveva una coda di serpente velenosa. 182. Pur ei la uccise: tuttavia, confidando nei prodigi favorevoli degli dèi, egli la uccise. 183. Sòlimi: popolazione dell Asia Minore, celebre per la brutalità e i costumi violenti. 185. le Amazzoni, cuori virili: le Amazzoni, coraggiose come gli uomini. Le Amazzoni erano mitiche donne guerriere, che, secondo la tradizione, si tagliavano la mammella destra per poter tendere l arco con più facilità. 190. pro : forma tronca di prode, guerriero. 123 80079D_48P1013_INTE_BAS@0123.pgs 17.12.2019 13:37

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Epica