Specchi incantati - volume B

L incanto del mondo vv. 9-16 La triplice 10 anafora di sentivo collega per analogia la dimensione esteriore della natura a quella interiore dell anima dell io lirico. es. 6 15 20 vv. 20-21 Si notano qui un allitterazione in i e s ( nissimi sistri) e in n (tintinni a invisibili): con le gure di suono il linguaggio assume una suggestiva funzione evocativa. es. 7 Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com eco d un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiù PAROLA DI Sussulto Uno spavento, una gioia, un sentimento inatteso: possono essere molteplici le cause di un sussulto, cioè quel brusco sobbalzo che scuote il nostro cuore e il nostro corpo. In effetti, il sussulto è, alla lettera, un movimento repentino, specialmente dal basso verso l alto, come una scossa. Ma a sussultare non è solo la terra o un motore a scoppio, come ben sa chi ha sperimentato l intensità di un emozione improvvisa. Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette nissimi sistri d argento (tintinni a invisibili porte che forse non s aprono più? ); e c era quel pianto di morte chiù Giovanni Pascoli, Myricae, a cura di G. Lavezzi, Rizzoli, Milano 2015 9-10. Le stelle... latte: poche (rare) stelle brillavano (lucevano) nella nebbia biancastra, lattiginosa. 11. il cullare del mare: lo sciabordio ritmato delle onde. 12. un fru fru tra le fratte: i fruscii nei cespugli (fratte). 14. com eco... che fu: come l eco di un passato dolore che viene risvegliato dalle voci notturne. 15. singulto: singhiozzo. 17-18. Su tutte... vento: le cime (vette) degli alberi, illuminate dalla luna, oscillano appena mosse da un alito di vento. 19-20. squassavano... argento: le cavallette, scuotendo le ali, producono un suono argentino simile a quello dei sistri, strumenti musicali metallici usati nell antico Egitto nelle cerimonie legate al culto di Iside, la dea che guidava i defunti nell oltretomba. 21-22. tintinni... più?: i suoni tintinnanti dei sistri non sono forse più in grado di aprire le porte dell aldilà? Questi versi si spiegano ricordando che quello di Iside era un culto legato alla risurrezione dopo la morte: la dea infatti, secondo il mito, aveva raccolto le membra del marito ucciso, Osiride, e lo aveva fatto rivivere. SPECCHI di CARTA Immagina di essere in un luogo che conosci bene. Un luogo domestico, familiare, che vedi spesso o addirittura tutti i giorni, senza farci troppo caso. Immagina di capitarci in un ora inconsueta, un ora in cui non l avevi mai visto. Nella solitudine, noti una luce particolare, che ti sorprende. Un rumore strano ti fa sobbalzare: ci vuole un po per capire di che cosa si tratta, e da dove arriva. Oppure nessuna luce, buio totale e un silenzio perfetto. Una combinazione molto rara ai nostri tempi, che piano piano instilla una sottile inquietudine. lo stesso sentimento che prova Pascoli nel guardare il solito melo, il solito mandorlo, inondati dalla luce lunare. In casi come questi, una sensazione indefinibile di disagio si impadronisce di noi. All improvviso nella mente esplode un ricordo doloroso, o si risveglia una vecchia paura che credevamo sepolta. Ora siamo pronti a sentire il verso dell assiuolo. 93

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Poesia e teatro