Specchi incantati - volume B

Fu il giorno trionfale della mia vita e non potrò mai averne un altro come quello. Cominciai con un titolo: Il guardiano di greggi. E quello che seguì fu la nascita in me di qualcuno a cui diedi subito il nome di Alberto Caeiro. Scusate l assurdità di questa frase: il mio maestro era sorto in me . Caeiro, poeta contadino e filosofo, è il primo e più importante degli eteronimi creati da Pessoa: personaggi d invenzione ai quali attribuiva i suoi versi, dotandoli di una precisa biografia, un aspetto esteriore, idee politiche, uno stile e persino una calligrafia personale. Ecco dunque l ingegnere lvaro de Campos, fiammeggiante poeta futurista; Ricardo Reis, latinista e medico, cantore della natura, Bernardo Soares e un centinaio di altre maschere. Ognuna di esse coglie un aspetto della poliedrica ed enigmatica sensibilità di Pessoa: «Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici che distorcono in riflessi falsi un unica anteriore realtà che non è in nessuno ed è in tutti . Pessoa sviluppò così una profonda riflessione sull identità, negli anni in cui Luigi Pirandello portava i medesimi temi sui palcoscenici del mondo intero. Lo scrittore portoghese preferì coltivare nell ombra la sua arte: ma le carte che andava instancabilmente riempiendo sono ora visibili sul sito della Biblioteca Nazionale del Portogallo, che le ha digitalizzate. Fra queste, moltissime sono tuttora inedite e attendono uno studio puntuale. Il baule di Pessoa era «pieno di gente , come ha scritto Antonio Tabucchi: e forse non abbiamo ancora conosciuto tutti i suoi fantasmi. 69

Specchi incantati - volume B
Specchi incantati - volume B
Poesia e teatro