Specchi incantati - volume B

Albatri, acrobati e operai Il lavoro del poeta Per chiarire in che cosa consista il lavoro del poeta, Majakovskij propone una serie di paragoni, rivolgendosi con il noi , che individua la categoria di chi fa versi, a chi bada innanzitutto all aspetto pratico delle cose, e non ama le frasi oziose (v. 16). Secondo l autore russo, il poeta può essere assimilato a un falegname, che intaglia con le sue parole Il legno delle teste dure (v. 20); o anche a un pescatore, che nelle reti non si ritrova storioni (v. 24), ma uomini, conquistati alla causa nella quale crede. Ma è anche e soprattutto un operaio, che non tempra i metalli roventi nelle officine ma lima i cervelli con la sua lingua affilata (v. 31). Non vi è differenza, in conclusione, fra il poeta e il lavoratore, perché entrambi con diverse modalità portano agli uomini vantaggi pratici (v. 35). 3. Qual è la materia prima su cui lavora il poeta? 4. A chi si rivolge Majakovskij con il pronome voi del v. 16? a Le menti degli uomini. a Ai poeti. b I cuori degli uomini. b Ai falegnami. c Le speranze degli uomini. c A chi dà importanza unicamente agli aspetti d La lingua degli uomini. pratici dell esistenza. d A chi ritiene che la poesia abbia il potere di contribuire al progresso dell umanità. All opera! Non è possibile cambiare una società se prima non si cambia la mentalità delle persone. Ogni regime basato soltanto sulla violenza e la repressione è destinato a fallire, proprio come la storia del comunismo, più tardi, avrebbe insegnato. L uomo agisce sulla spinta dei moti del cuore: L anima è un abile forza motrice (v. 38). Ma se le cose stanno così, lo scrittore ha un ruolo fondamentale nell orientare l immaginario collettivo. Nella prospettiva di Majakovskij chi scrive deve stare vicino al popolo laborioso, dare voce ai suoi ideali e al desiderio di libertà e giustizia sociale, coltivarne il gusto: Soltanto uniti / abbelliremo l universo (vv. 42-43). Chiude dunque con un esortazione, anch essa nel linguaggio diretto e semplice, comprensibile da chiunque, che contraddistingue l intero componimento. tempo di darsi da fare, e alzare una diga contro la vuota retorica dei vecchi letterati, indifferenti alle ricadute delle loro parole sulla società. Loro sì che dovrebbero darsi a un attività pratica. Il posto giusto per questi oziosi oratori (v. 48) è il mulino, dove l acqua trasparente dei loro vuoti discorsi farà girare le macine (v. 51), rendendo finalmente un servizio utile al prossimo. 5. Perché nella parte finale del componimento viene usata la prima persona plurale? a un esortazione che invita popolo e poeta a operare per gli stessi scopi. b un esortazione che invita tutti i poeti a ope- rare per gli stessi scopi. a I politici che non comprendono i bisogni del popolo. b I lavoratori che svolgono mansioni direttive e sono esclusi dal lavoro manuale. c I poeti che non condividono le sue idee. d Gli intellettuali della vecchia generazione. c un esortazione che invita il popolo a soste- nere i poeti. d l ordine al popolo di obbedire ai poeti. 6. Quali espressioni vengono usate per indicare i discorsi vuoti e retorici? 7. Chi sono gli oziosi oratori che Majakovskij esorta ad andare a lavorare nei mulini (vv. 48 e sgg.)? 8. Quale tra queste categorie di lavoratori non viene mai menzionata nella poesia? a Gli operai. b I contadini. c I falegnami. d I pescatori. 63

Specchi incantati - volume B
Specchi incantati - volume B
Poesia e teatro