CARTA CANTA - I pennelli di Fo

CARTA CANTA I pennelli di Fo «Mi sento attore dilettante e pittore professionista. Ancora oggi talvolta penso che la pittura sia il mio mezzo di espressione primario . Un po per il suo tipico gusto della provocazione, un po seriamente, così si espresse Dario Fo a proposito del rapporto con matite e pennelli, che coltivò per tutta la vita, arrivando a esporre le proprie opere in sedi molto prestigiose. Del resto in gioventù si diplomò all Accademia di Brera, nella frizzante Milano del secondo dopoguerra. Ciò che più conta, però, è il modo in cui Fo seppe far interagire la passione per le arti figurative col suo mestiere di teatrante, anzi di giullare, capace per sessant anni di spiazzare il pubblico con le sue trovate, spettacolo dopo spettacolo. I disegni non soltanto aiutavano la concentrazione e favorivano il fissarsi di un idea, ma erano alla radice del suo processo creativo: «Mi sono abituato piano piano a immaginare le commedie, i monologhi in un contesto visivo, e solo in seguito in quello del 498

Specchi incantati - volume B
Specchi incantati - volume B
Poesia e teatro