Specchi incantati - volume B

La commedia GUIDA ALLA LETTURA Una commedia di costume Nelle sue Memorie Goldoni scrive che «è proprio in Italia e specialmente a Venezia che questa mania di andare in villa fornisce situazioni così strambe che si prestano alla commedia . Le smanie per la villeggiatura è per l appunto una commedia di costume, incentrata sul desiderio di esibire la propria ricchezza, a costo di vivere al di sopra delle proprie possibilità. A ciò si intreccia una complessa vicenda amorosa, che coinvolge i personaggi principali in colpi di scena continui, nei quali essi danno il peggio di sé. Non sorprende perciò che la vicenda sia ambientata a Livorno, e non a Venezia: la cautela era d obbligo per evitare problemi con la censura e con la buona società lagunare, colpita nelle sue debolezze. Ma ciò non limita l acutezza satirica dello sguardo di Goldoni, che dà prova di grande maestria nel raccontare i preparativi per la partenza, fra dubbi, litigi, intralci, ripicche. La passione per il gioco d azzardo Vittoria, sorella di Leonardo, sta finalmente per ricevere il suo abito all ultima moda francese, ordinato a un sarto che ha avuto il cattivo gusto (l impertinenza, r. 19) di chiederle di pagare. Il suo temperamento è brioso e superficiale: ossessionata dalla reputazione e dal giudizio della gente, non ha alcuno spirito pratico. Addirittura, spera di saldare il debito con i soldi che conta di vincere giocando d azzardo in villeggiatura. Paolo, servitore del fratello, cerca di farla ragionare, ma non ci riesce: giocare senza poste in danaro non la appassiona, anche perché teme che qualcuno possa pensare che sia in difficoltà economiche (è necessario che io giochi, per non far dire di me la conversazione, rr. 41-42). Di fronte a un simile rischio, giunge al paradosso di chiedere dei soldi in prestito al servitore, che rifiuta, essendo al verde e in arretrato di stipendio. Invano il cameriere, da buon rappresentante di un popolo parsimonioso e perciò attento all economia domestica, si affanna a consigliarla, certo non di lavorare, ma almeno di ridurre le spese, lasciando perdere i costosi capricci della moda. La sua è la voce del buonsenso, che resta inascoltata. In ristrettezze grandissime Per aprire gli occhi a Vittoria, Paolo le dice senza mezzi termini che il fratello si trova in ristrettezze grandissime (r. 62) e non è più in grado di far fronte a esborsi gravosi. La donna ribatte evocando le ricchezze della campagna, come il grano e l uva: la moda della villeggiatura nacque in effetti dall usanza dei nobili di trascorrere la fine dell estate nelle proprie tenute, per sorvegliare i lavori agricoli, dai quali dipendeva la loro ricchezza. Vittoria però non si rende conto che i tempi dell abbondanza sono finiti, e di grano le precisa duramente il servitore Non ci sarà nemmeno il bisogno per fare il pane che occorre (r. 65). Parole al vento per chi non può fare a meno di mantenere e, soprattutto, esibire un tenore di vita elevato. Di rinunciare alla villeggiatura, la frivola Vittoria non si sogna neppure. una spesa inutile, ma necessaria per tacitare le malelingue, in una società nella quale conta innanzitutto apparire e che Goldoni ritrae nella sua frivola e sciocca mondanità. Lo incita dunque a riempire il baule con quanto necessario a una permanenza in campagna che dovrà essere da par nostro, grandiosa secondo il solito, e colla solita proprietà (rr. 83-84). LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. La scena si svolge 2. Che cosa stanno facendo Vittoria e Paolo? a in un albergo. a Preparano i bagagli per la partenza. b in una casa. b Puliscono il locale. c in una chiesa. c Chiacchierano prendendo il tè. d all aperto. d Provano un abito nuovo. 469

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Poesia e teatro