Specchi incantati - volume B

POESIA Generi e temi UNIT 4 Le grandi domande della poesia GUIDA ALLA LETTURA 214 Un pezzo teatrale La poesia dà il titolo alla raccolta da cui è tratta che, oltre al Congedo, contiene altre prosopopee . Questo termine deriva dal greco e indica, in letteratura, la figura retorica della personificazione: si fa parlare, come se fosse presente, qualcuno che è morto o non è mai esistito, o qualcosa di astratto e inanimato. In effetti, in questo testo il discorso non viene pronunciato, come normalmente accade nella poesia lirica, da un soggetto che esprime e confessa direttamente il proprio sentire: l io lirico tradizionale è assente e abbiamo, al posto suo, una controfigura, un alter ego, una persona interposta tra chi scrive e chi legge. Il viaggiatore si presenta in tal modo alla stregua di un vero e proprio personaggio: come nella narrativa, o nel teatro, egli prende direttamente la parola e si rivolge al pubblico in un articolato monologo. Ma attenzione: siamo veramente noi l uditorio? Sono rivolti direttamente a noi lettori tutti i convenevoli e le cerimonie dell uomo che sta per scendere dal treno? Non lo possiamo veramente dire: all interno della finzione scenica, infatti, egli si rivolge agli astanti, i compagni di viaggio che, benché non parlino, si immaginano presenti. Abbiamo, infatti, un dottore (v. 68), una ragazzina (v. 70), un soldato (militare, v. 75), un prete (sacerdote, v. 79), con i quali il personaggio rievoca i momenti positivi e negativi del percorso effettuato insieme. Una moderna allegoria La poesia può essere letta secondo il suo senso letterale: il treno è veramente un treno, il disco (v. 28) della stazione è effettivamente il segnale di fermata, la valigia è il reale bagaglio del viaggiatore e nello scompartimento si trova un certo numero di passeggeri, benché tutti anonimi. Tuttavia c è molto che non torna: perché, per esempio, il viaggiatore dovrebbe sprecare tante parole, per di più così emotivamente enfatiche, in una situazione tanto ordinaria? Com è possibile che egli non sappia dove sta andando né conosca l orario dell arrivo? La costernazione (v. 31) che avverte nel salutare i compagni è dovuta solo alla sua gentilezza un po affettata o manifesta un inquietudine più grave? Insomma, un atmosfera di grande indeterminatezza avvolge come il nebbione (v. 26) fuori dai finestrini questo enigmatico viaggio. naturale dunque che, fin dai primi versi, abbiamo come l impressione di essere di fronte a qualcosa di simbolico. Siamo, infatti, al cospetto di una lunga allegoria, il parlar figurato che, come dice l etimologia greca, indica una cosa e ne significa un altra. Il viaggio, come spesso accade in letteratura, va inteso come metafora della vita e la sua conclusione allude chiaramente alla morte. Molti segni del testo accreditano tale interpretazione: l espressione Il luogo del trasferimento / lo ignoro (vv. 20-21) si riferisce ai dubbi sul destino umano dopo la conclusione dell esistenza terrena; la valigia pesante (v. 44) è il bagaglio di esperienze e vicissitudini che ciascuno porta con sé; il saluto ai personaggi che hanno accompagnato il viaggiatore somiglia a un addio alle cose importanti della vita, come la sapienza (v. 83), l amore (v. 84) o la religione (v. 85), ma anche la sensualità e la guerra. Che cosa lo attende dopo l ultima stazione? Non c è alcuna risposta sicura: rimangono solo il rimpianto di non poter più intrattenere relazioni con gli altri (Ancora vorrei conversare / a lungo con voi, vv. 18-19) e la certezza che è inutile opporsi al destino, al quale non ci si può che rassegnare (Ma sia, v. 19), in una disperazione / calma, senza sgomento (vv. 91-92). Melodia agrodolce Con il suo impianto fortemente teatrale, la poesia richiama alle nostre orecchie un aria d opera: i versi sono brevi, cantabili, sapientemente ritmati e, soprattutto verso la fine, fitti di anafore. D altra parte, il tono è volutamente colloquiale e il lessico, discorsivo e quasi burocratico (luogo del trasferimento, v. 20, e nuova sede, v. 23, appartengono, per esempio, al linguaggio della pubblica amministrazione), è ironicamente ricco di stereotipate formule di cortesia. Tali scelte formali, che conferiscono alla poesia un atmosfera leggera e quasi disimpegnata, entrano però in conflitto, man mano che ci inoltriamo nella lettura, con il significato sempre più chiaramente drammatico del testo. In questa contrapposizione, tra l agile scioltezza dell espressione e la grave serietà del contenuto, risiede uno degli elementi di maggior fascino del componimento.

Specchi incantati - volume B
Specchi incantati - volume B
Poesia e teatro