Se ti è piaciuto - Un personaggio onnipotente: Dio

Un personaggio onnipotente: Dio Sono parecchi, nella storia del cinema, gli attori che si sono sentiti chiedere di interpretare il più inatteso dei ruoli: Dio. Nel tempo, produttori, registi e sceneggiatori hanno elaborato un originale ventaglio di idee per fare spazio a una figura così... ingombrante. Nessuno per fortuna ha pensato di recuperare la soluzione classica, quella della tragedia greca, che prevedeva l irruzione dall alto di un deus ex machina, appeso a una fune mossa da una gru di legno, incaricato di risolvere felicemente una soluzione senza vie di uscita. Al cinema la scelta più ovvia è stata quella di lasciare Dio fuori scena, o rappresentarlo in forma astratta, per esempio come luce o fuoco: è ciò che accade nel film diretto da Cecil B. DeMille I dieci comandamenti (1956), dove la fiamma divina intaglia nella roccia le tavole della legge sotto lo sguardo attonito di Mosè, interpretato da Charlton Heston. In un altro colossal americano, La Bibbia (1966), il regista John Huston si limitò a far udire la voce tonante della divinità: che era poi la sua... Charlton Heston interpreta Mosè nel film I dieci comandamenti di Cecil B. DeMille (1956). Uno screenshot di un god game. Non è mancato chi ha provato a dare alla divinità sembianze umane, ispirandosi alla tradizione cristiana, che a differenza di quella ebraica e islamica non vieta rigidamente questa opportunità. Oltre ai connotati di maschio anziano e barbuto, ripresi da una millenaria tradizione pittorica, ci sono state operazioni singolari, soprattutto nei film girati in chiave di commedia. Nella produzione più recente si può ricordare Dogma (1999) di Kevin Smith, nel quale la parte è affidata a una donna, Alanis Morissette, che impersona un Dio vicino alla filosofia hippie. In Una settimana da Dio (2003) a interpretare il ruolo dell Ente Supremo è invece un attore afroamericano, Morgan Freeman, che sfrutta tutto il suo carisma costruendo un personaggio memorabile. L incarnazione più bizzarra e scanzonata si trova probabilmente in una pellicola del belga Jaco Van Dormael, Dio esiste e vive a Bruxelles (2015). In questo caso il Signore vive con la moglie e una figlia in uno scalcinato appartamento della capitale belga, dove ha allestito una stanza segreta dalla quale governa i destini degli uomini tramite un personal computer, in sandali e vestaglia. All interno del mondo videoludico, infine, spiccano i cosiddetti god game, in cui il giocatore impersona il ruolo di un dio chiamato a intervenire nello sviluppo di una civiltà con i propri poteri soprannaturali. Uno dei più famosi è Black and White (2001), che ci permette di costruire, passo passo, una carriera da dio misericordioso oppure crudele e sanguinario. Morgan Freeman in Una settimana da Dio di Tom Shadyac (2003).

Specchi incantati - volume B
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Poesia e teatro