3. MUSICA E POESIA

3. MUSICA E POESIA Il bisogno di lirica resta intatto nei cuori degli uomini. Oggi però non viene soddisfatto tanto dalla poesia quanto dalla musica. Le ultime tre o quattro generazioni hanno imparato a memoria e di propria iniziativa, non per imposizione scolastica le parole delle canzoni invece che i versi dei poeti. Secondo lo scrittore Pier Vittorio Tondelli, addirittura, il rock avrebbe prodotto «i più grandi poeti degli ultimi decenni . Una provocazione, certo. Ma anche in questo settore si sta formando un canone, ovvero un sistema di valori ampiamente condiviso, nonostante lo snobismo e la diffidenza della cultura ufficiale, che non approva il diritto di cittadinanza letteraria concesso ai cantautori. Da questo punto di vista il premio Nobel conferito nel 2016 a Bob Dylan, comunque la si pensi, è servito a stimolare una discussione necessaria. In fondo, la piena legittimità che la poesia per musica si va conquistando non fa che rinsaldare un rapporto antichissimo: pensiamo agli aedi che nell antica Grecia suonavano la cetra, all arpa gaelica dei celti, al liuto dei menestrelli medievali. La stessa parola lirica deriva da lira, un antico strumento a corde che accompagnava la voce dei poeti. E tu? Ti capita mai di scrivere, leggere o ascoltare poesie? Hai una poesia preferita, un verso che ti abbia profondamente emozionato? Come mai? Ritieni che la poesia si sposi con un particolare stato d animo? Cerchi la poesia fuori dai libri? Per esempio nelle canzoni? La lirica ti attrae? Oppure prediligi altri generi poetici? Robert Delaunay, Ritmo, 1934. 20

Specchi incantati - volume B
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Poesia e teatro