Specchi incantati - volume B

Dammi mille baci SPECCHI di CARTA Quando la persona che amiamo si allontana da noi, in che cosa e quando sentiamo la sua mancanza in modo più doloroso? Non vederne gli occhi, non sentirne la voce e la presenza fisica, certo: come negarlo? Non godere più dei gesti d affetto e dei baci scambiati per un anno o solo per poche settimane? Ma forse, come ci fa capire Montale, la sofferenza per la separazione si avverte soprattutto nelle situazioni più semplici, nei riti che compiamo quotidianamente in modo meccanico. Il ricordo di chi manca proprio in questi momenti è struggente: davamo per scontato il suo essere accanto a noi tutti i giorni e forse non l apprezzavamo, ma ora... Anche scendere le scale, senza di lei o senza di lui, diventa un impresa senza protezione, che dà le vertigini. GUIDA ALLA LETTURA In vita e in morte Ieri e oggi: l alternanza dei tempi verbali suggella già dai primi due versi l oscillare della mente del poeta tra il ricordo del passato (Ho sceso) e il presente (non ci sei). La mancanza della donna amata, con la quale egli ha condiviso il percorso esistenziale, determina ora un vuoto incolmabile: il viaggio della vita insieme, che è breve e al tempo stesso lungo (v. 3), si è concluso lasciando in lui un profondo senso di smarrimento. Come fare da solo? Come riuscire a vivere ogni istante senza di lei? Mancherà la guida di tutti i giorni, la presenza fidata che lo soccorreva nelle difficoltà riservate dalla vita, quel sostegno reciproco, lontano da ogni passione travolgente, che per il poeta costituisce il carattere fondamentale dell amore. Gli occhi dell anima Anche se la vista del poeta era migliore di quella della donna, era tuttavia quest ultima a mostrare saggezza e lungimiranza. Le sue pupille erano offuscate (v. 11) a causa della miopia di cui soffriva, ma ciò non le impediva di cogliere la realtà più degli altri, spingendosi oltre le apparenze, intuendo la sostanza più profonda delle cose, a differenza della maggioranza degli uomini, troppo impegnati nelle inutili preoccupazioni giornaliere (le coincidenze, le prenotazioni, / le trappole, gli scorni, vv. 5-6). In tal modo, la vista assume nel componimento una valenza letterale e contemporaneamente metaforica, che si esprime attraverso l ambiguità del verbo vedere . Il verso 7 rivela chiaramente questa contraddizione: la vista migliore è quella di coloro che non si accontentano della vacua e futile superficie della realtà. Un dialogo sobrio Con la moglie scomparsa Montale intende instaurare un colloquio semplice e intimo, rinunciando ai compiacimenti retorici e a ogni artificio fittizio. Per questo la lirica ha quasi l andamento di un discorso in prosa, con un linguaggio e uno stile semplici, una sintassi lineare, un ritmo piano e un tono controllato che evita impennate improvvise. L anafora Ho sceso apre le due strofe, riprendendo con leggera variazione l iperbole (un milione, v. 1; milioni, v. 8) delle scale. come se un pensiero ossessivo e ripetitivo ritornasse alla mente del poeta: il ricordo dell essenza più autentica di una meravigliosa comunione di due anime. 159

Specchi incantati - volume B
Specchi incantati - volume B
Poesia e teatro