La Grammatica Treccani - La palestra

U 3 L articolo 12 In coppia, lo studente A sceglie uno dei sintagmi della lista, con il quale lo studente B deve costruire una frase, valutando se usare o meno l articolo. Se la frase è corretta, lo studente B ottiene un punto, se non è corretta non ottiene punti. I ruoli si invertono e si prosegue fino all esaurimento dei sintagmi. mio fratellino sua sorella loro madri tua nonnina nostra mamma vostro padre nostra affettuosa zia tua testarda cugina 13 Divisi in squadre da cinque persone circa, disponetevi con i banchi in fila. Partendo dal primo della fila, si dovranno svolgere sul testo gli esercizi indicati alla pagina successiva seguendo l ordine della traccia e affidando a ciascun membro un compito preciso. IL MITO DI ARACNE C era una volta graziosa fanciulla di nome Aracne, che viveva in Lidia ed era una tessitrice, figlia del famoso tintore Idmone. La sua abilità nel tessere e ricamare la tela era ben conosciuta in tutto il mondo, al punto che, un giorno, Aracne disse che neppure dei sarebbero stati capaci di tessere come lei. Sfortunatamente, Atena udì le sue parole, che la offesero profondamente: lei, dea delle arti, messa in ridicolo da una comune mortale. Atena tentò di far cambiare idea ad Aracne: si travestì da vecchia vagabonda e si presentò all uscio della tessitrice. «Fanciulla mia, ieri ho ascoltato le tue parole, ma credo tu abbia esagerato: nessuno può competere con le divinità. Sei certamente la più grande tessitrice tra mortali, ma non dovresti sfidare dei . «Al contrario esclamò Aracne, posando la tela a cui stava lavorando «se la dea Atena pensa di essere più abile di me, dovrebbe farsi viva e sfidarmi. O forse, oltre ad essere mediocre nella tessitura, è anche vigliacca? . Atena, nell udire queste parole, lasciò cadere le vesti da vecchia e si rivelò alla fanciulla: «Tu, insolente! E sia: ci sfideremo in una gara di tessitura . ragazza e la dea cominciarono a tessere. Atena ricamò sulla sua tela le proprie gesta, mentre Aracne decise di raffigurare le divinità, i loro amori e loro colpe. Non appena la sfida fu conclusa, Atena esaminò le due tele: la superiorità di quella di Aracne era evidente. Le figure erano intessute con colori vivaci e brillanti e dei sulla tela sembravano reali. La dea, però, non poteva tollerare di essere stata superata da una creatura mortale; così, afferrò la tela di Aracne e la strappò in mille pezzi. Aracne, disperata, fuggì via: avrebbe voluto togliersi la vita, ma Atena glielo impedì. «Non finirà così. Se tessere ti piace così tanto, ti accontenterò disse Atena alla fanciulla. Poi, le versò addosso un intruglio di erbe magiche, che trasformò Aracne in ragno. Da quel giorno, l infelice non fa altro che tessere la sua tela di giorno e di notte e così fanno tutti i suoi figli. (Adattato da portalebambini.it) 3. L ARTICOLO 61

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Per la scuola secondaria di primo grado