Tua vivit imago - volume 3

GLOSSARIO congiunzione coordinante, generando un effetto di rallentamento. Un esempio è nell ode II, 14, 20-21 di Orazio: linquenda tellus et domus et placens / uxor. Preterizione Figura retorica per cui si dichiara di voler omettere un fatto o un argomento, salvo poi menzionarlo, finendo così per metterlo in evidenza ancora maggiore che se lo si fosse semplicemente ricordato. Così Cicerone, quando nella prima Catilinaria dichiara di non volersi soffermare su avvenimenti troppo antichi ma fa poi riferimento all uccisione dell aspirante tiranno Spurio Melio da parte di Gaio Servilio Ahala, avvenuta nel 439 a.C., vuole mettere in evidenza come a Roma sia invalso l uso, fin da tempi remotissimi, di condannare a morte demagoghi, come lo stesso Catilina, che cercano di impadronirsi del potere facendo leva sulla plebe: Nam illa nimis antiqua praetereo, quod C. Servilius Ahala Sp. Maelium novis rebus studentem manu sua occidit (Catilinariae I, 3). Priàmel Termine coniato dalla filologia tedesca con cui si indica un particolare procedimento retorico che consiste nel proporre un elenco di oggetti, ideali o concetti in contrapposizione a un altro oggetto, ideale o concetto, per dimostrarne la superiorità. Presente negli autori classici già a partire da Omero e ricorrente soprattutto negli autori lirici (famosissimo il fr. 16 Voigt di Saffo), nella letteratura latina ne è un celebre esempio l Ode I, 1 di Orazio. Propèmptico Dal greco propemptikòs, letteralmente che accompagna, di accompagnamento , indica un componimento poetico con il quale si augura un buon viaggio a una persona cara in partenza. Prosopopea Figura retorica che consiste nel raffigurare come persone esseri inanimati o entità astratte. Protrèttico (o protrèptico) Dal greco protreptikòn, sostantivo derivato da protrèpo, indurre, stimolare , veniva usato come titolo di opere, soprattutto greche, che esortavano allo studio della filosofia. R Recusatio Il rifiuto espresso da un poeta alla richiesta fattagli da un personaggio influente di comporre opere di genere diverso e più solenne rispetto a quello da lui solitamente trattato. Nella recusatio, molto fre- 822 quente nei poeti di età augustea, solitamente l autore si confessa incapace di far fronte alla richiesta, ma, così facendo, offre al tempo stesso un piccolo saggio del genere in cui egli rifiuta di cimentarsi: ne è un celeberrimo esempio il componimento con cui si apre il secondo libro delle Elegie di Properzio. Ringkomposition Dal tedesco, composizione ad anello , indica una struttura compositiva circolare, in cui i medesimi elementi presenti all inizio vengono ripresi alla fine. Per esempio, il carme 8 di Catullo, secondo il principio della Ringkomposition, si apre e si chiude con un apostrofe (à) che il poeta rivolge a sé stesso. S Scolio Breve annotazione apposta da uno studioso a una parola o a un passo di un testo antico, di cui fornisce spiegazioni grammaticali o esegetiche o notazioni storiche, mitologiche, letterarie; inizialmente apposti a margine dei manoscritti e tramandati insieme ai testi a cui si riferiscono, in seguito gli scolii sono stati spesso trascritti in raccolte separate e tramandati autonomamente sotto forma di commenti. Sillessi Particolarità sintattica per la quale l accordo di un termine della frase avviene secondo il senso logico e non secondo le regole della grammatica (per esempio, un verbo che concorda in numero soltanto con il soggetto più vicino, pur riferendosi a più soggetti). detta più comunemente concordanza a senso . Similitudine Figura retorica che consiste nell esprimere un paragone manifesto fra due fatti, cose, persone, concetti, tra cui si ravvisa una somiglianza; in latino è introdotta solitamente dall avverbio ut/uti o velut/veluti, spesso ripreso da un sic a esplicitare il secondo termine di paragone, come avviene per esempio nella lunga similitudine virgiliana in cui si paragona l intercessione di Nettuno per placare i venti scatenati da Eolo, su istigazione di Giunone, contro i Troiani all intervento con cui un uomo saggio e rispettabile pone fine a una sedizione del popolo (Virgilio, Eneide I, 148-156). Sineddoche Tropo che si configura sostanzialmente come una varietà della metonìmia e che si verifica quando un termine viene sostituito da un altro a esso legato da un rapporto di grandezza (la parte per

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Età imperiale