T1 LAT ITA - La confessione come testimonianza e come lode

L INCONTRO CON L AUTORE T1 La confessione come testimonianza e come lode di Dio tratto da Confessiones I, 1, 1 latino italiano Le Confessiones sono la storia di un anima, quella dell autore, attraverso le sue vicende spirituali ed esistenziali, ma sono anche la storia di Dio nell anima, al punto che esse diventano un incessante rivelazione della grazia divina. Per questi motivi l opera inizia con un invocazione a Dio, interlocutore assoluto e privilegiato di Agostino. Nella traduzione italiana sono segnalate in corsivo le citazioni bibliche. 1.1. Magnus es, Domine, et laudabilis valde: magna virtus 5 10 tua et sapientiae tuae non est numerus. Et laudare te vult homo, aliqua portio creaturae tuae, et homo circumfe rens mortalitatem suam, circumfe rens testimonium peccati sui et testimonium, quia superbis resistis; et tamen laudare te vult homo, aliqua portio creaturae tuae. Tu exc tas, ut laudare te delectet, quia fecisti nos ad te et inquietum est cor nostrum, donec requiescat in te. Da mihi, Domine, scire et intellegere, utrum sit prius invocare te an laudare te et scire te prius sit an invocare te. Sed quis te invo cat nesciens te? Aliud enim pro 1.1. Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te. Concedimi, Signore, di conoscere e capire se si deve prima invocarti o lodarti, prima conoscere oppure invocare. Ma come potrebbe invocarti chi non ti conosce? Per ignoranza 1.1. Magnus es praedicatoris tui Magnus valde: si tratta di una ripresa del Salmo 47, 2 che recita: Magnus Dominus et laudabilis nimis. Agostino aggiunge il verbo es, alla seconda persona singolare, e impiega il vocativo Domine perché si rivolge direttamente a Dio, a differenza dell autore del salmo. magna numerus: qui la ripresa è dal Salmo 146, 5: sapientiae eius non est numerus. laudare tuae: il periodo si apre e si chiude con la stessa frase (epanadiplosi*), che sottolinea la volontà di lodare il Creatore. aliqua portio: è apposizione di homo ( una piccola parte della tua creazione ). circumfe rens: participio congiunto. L uomo porta con sé la sua mortalità, che è un elemento caratteristico della sua natura. testimonium: il termine è anch esso ripetuto (epanalessi*) per evidenziare come il peccato originale sia stato la causa della condizione mortale dell uomo. quia: nel latino tardo la congiunzione (sempre causale nel latino classico) può introdurre, come in questo caso, una proposizione dichiarativa. superbis resistis: si tratta di una citazione della prima lettera di Pietro (5, 5: «Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili ) e della lettera di Giacomo (4, 6: «Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia ). exc tas: il verbo si collega alla completiva ut laudare te delectet, il cui soggetto sot- Audio LETTURA TESTIMONIANZA L uomo si presenta davanti a Dio portando con sé la prova dei propri limiti e della propria natura di peccatore. Agostino stesso non è esente da questa condizione, anzi: la sua è la prima testimonianza del perdono di Dio, che lo ha accolto nonostante si fosse reso colpevole del peccato. MEDITAZIONE Le Confessiones sono state talvolta interpretate, erroneamente, come un opera scritta sull onda dell emozione, e nella quale l autore rivela il proprio animo in maniera non ponderata. In realtà Agostino, come teologo, ingaggia una profonda riflessione per individuare le giuste modalità con cui elaborare la sua lode a Dio. tinteso è homo. quia: in questo caso la congiunzione introduce una proposizione causale. ad te: Dio è il fine supremo a cui tende l anima umana. inquietum: il cuore dell uomo non trova pace finché, come si dice dopo (r. 8), non si riunisce a Dio. scire et intellegere: infiniti dipendenti da Da mihi, al posto del più comune costrutto con ut e il congiuntivo. Si tratta di movenze tipiche della lingua poetica. sit prius prius sit: nota il chiasmo*. utrum: introduce un interrogativa indiretta disgiuntiva. Agostino si chiede se sia più opportuno prima invocare e poi conoscere Dio o viceversa. nesciens: participio congiunto con valore ipotetico. 769

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale