AMMIANO MARCELLINO

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO 20 via potremo mai penetrare nei segreti recessi dell essere. Ma queste son dispute da condursi nella serenità degli studi:3 noi, invece, non dispute siam qui a proporre, ma solo rivolgervi preghiere . (trad. F. Canfora) 3. Ma queste studi: l espressione vale semplicemente a indicare la necessità di una discussione tra persone che sono dedite agli otia, ossia agli studi, e che quindi richiede calma e tempo. Una discussione (forse anche di carattere filosofico) che non rientra nelle intenzioni della richiesta di Simmaco. Analisi del testo La prosopopea di Roma Simmaco presenta la richiesta non solo come preghiera personale e collettiva dei senatori (quelli ancora pagani), ma soprattutto come volontà di Roma e dell impero. La strategia utilizzata è l introduzione della prosopopea* di Roma, immaginata accanto a lui, a rivolgere all imperatore la sua richiesta. Il discorso è condotto da Roma, che in prima persona ricorda come sia divenuta grande e potente (sconfiggendo tutti i nemici come Annibale e i Galli che la attaccarono) grazie al rispetto delle tradizioni religiose e dei riti che essa stessa si è data fin dalle sue origini. Simmaco tenta così di far leva sulla volontà dell imperatore invocando la storia vittoriosa di Roma (tramite il ricordo di Roma stessa), il cui potere riposa sulla solidità del proprio passato e sull osservanza delle proprie tradizioni. La restituzione dell Altare della Vittoria (rimosso dal Senato) rientrerebbe perciò in un atto di ossequio alla città, che l imperatore è tenuto a rispettare. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Su quale elemento fanno perno con insistenza prima le parole di Simmaco, poi quelle della stessa Roma personificata, per sostenere la validità del culto pagano? 2. Quale importante invito alla concordia si legge nella parte finale del passo? Considerando con attenzione anche il quadro storico in cui avviene la disputa, quali sono, secondo te, le ragioni che spingono Simmaco a cercare questo punto d incontro ? COMPETENZE ATTIVE Per confrontare Il brano che hai letto ripropone il tòpos della prosopopea di Roma: confronta in un breve intervento orale questo testo con la celebre pagina ciceroniana in cui l Urbe si rivolge a Catilina (Catilinariae I, 17-29), evidenziando le analogie e le differenze tra i due passi. AMMIANO MARCELLINO La vita LEZIONE TRECCANI Ammiano Marcellino e Macrobio 736 Ammiano Marcellino è di origini siriane (nasce ad Antiochia intorno al 330 d.C.) e persegue la carriera militare come soldato, per poi entrare a far parte della guardia del corpo imperiale. Entra nello stato maggiore del magister equitum Ursicino e lo segue nelle spedizioni in Gallia e poi contro gli Alamanni, in Oriente e in Armenia. Dopo la morte dell imperatore Giuliano, Ammiano si ritira verosimilmente dalla vita militare e rimane ad Antiochia fino al 380 d.C. per poi trasferirsi a Roma. Nel 383 d.C. viene espulso a causa del decreto contro gli stranieri emanato dal prefetto urbano Simmaco e ritorna in patria, dove muore forse intorno al 400 d.C.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale