T2 LAT - Due esempi di avidità puniti

L ET IMPERIALE T2 Due esempi di avidità puniti tratto da Fabulae I, 4; I, 24 latino In queste due favole (dal titolo, rispettivamente, Canis per fluvium carnem ferens e Rana rupta et bos) è affrontato il tema dell incapacità di sapersi accontentare: di ciò che si ha, nella favola del cane e del pezzo di carne; di ciò che si è, in quella della rana e del bue. Metro: senari 5 Canis per fluvium carnem ferens Amittit merito proprium qui alienum adpe tit. Canis per flumen carnem cum ferret, natans lympharum in speculo vidit simulacrum suum, aliamque praedam ab altero ferri putans eripe re voluit; verum decepta aviditas et quem tenebat ore dimisit cibum, nec quem petebat adeo potuit tangere. 5 10 Rana rupta et bos Inops potentem dum vult imitari perit. In prato quondam rana conspexit bovem, et tacta invidia tantae magnitudinis rugosam inflavit pellem; tum natos suos interrogavit an bove esset latior. Illi negarunt. Rursus intendit cutem maiore nisu, et simili quaesivit modo, quis maior esset. Illi dixerunt bovem. Novissime indignata, dum vult validius inflare sese, rupto iacuit corpore. 1-7. Amittit tangere Amittit adpe tit: si tratta della massima che costituisce la chiave di lettura dell episodio e della morale che esso trasmette. cum ferret: cum narrativo. eripe re voluit: volle portargliela via (il riferimento è alla praeda). L importanza dell azione che fa da snodo nella seconda parte del testo e anche da chiave di lettura è enfatizzata dalla scelta della posizione all interno del verso, con il verbo erip o a sottolineare l avidità del cane. 1-5. Inops esset latior Inops perit: costruisci: inops, dum vult imitari potentem, perit; è la morale della favola. tacta invidia : còlta dall invidia ; segue il genitivo oggettivo tantae magnitudinis, lett. di una tanto grande ampiezza . an: introduce la proposizione interrogativa indiretta dubitativa. 6-10. Illi negarunt iacuit corpore ne garunt: forma sincopata del perfetto negave runt. Rursus: avverbio ( di nuovo ). intendit cutem: nota la variatio rispetto all espressione precedente (rugosam inflavit pellem). maiore nisu simili modo: sono entrambi complementi di modo. quis maior esset: ancora una variatio rispetto alla interrogativa precedente (an bove esset latior); la diversa formulazione della domanda ha, come conseguenza, una risposta diversa nella forma, benché uguale nella sostanza: dixerunt bovem, rispetto al precedente negarunt. Novissime: superlativo dell avverbio nove, nel senso di alla fine . validius: comparativo dell avverbio valide ( fortemente , quindi qui nel senso di con maggiore forza ). rupto corpore: ablativo assoluto (lett. essendo scoppiato il corpo ). iacuit: giacque , nel senso di morì . Analisi dei testi Un protagonista e il suo riflesso Il primo testo è un esempio della capacità di Fedro di combinare giocosità nel dettato e intento morale e educativo nella sostanza. Il modello è la favola 185 Chambry 46 di Esòpo, molte volte ripresa e tradotta anche a partire dall esempio di Fedro nel corso dei secoli. A livello di struttura il carme presenta una deviazione rispetto al numero dei personaggi: normalmente

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale