Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO studia Virgilio con le armi della filologia, non soltanto con il sentimento di un poeta; egli possedette, nella sua ricca biblioteca, uno splendido manoscritto delle opere di Virgilio, incorniciate dal commento di Servio e precedute da una bella miniatura del pittore Simone Martini: è il celebre Virgilio Ambrosiano (prima metà del XIV secolo), così chiamato perché custodito dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano. In un foglio di questo codice, in margine al v. 44 dell ecloga IV (mur ce, iam croceo mutabit vellera luto), Servio segnala l ipallage* croceo luto per croco luteo, mentre Petrarca più interessato al dettaglio descrittivo per il quale nella nuova età dell oro la lana dell ariete si tingerà da sola di porpora e di giallo, senza l intervento dell uomo commenta polemicamente la banalità dell osservazione di Servio scrivendo Superficialiter more suo e riporta un passo dei Saturnalia di Macrobio (VII, 1-2), scrittore latino del IV-V secolo d.C., in cui è spiegato che nei libri degli Etruschi la diversa colorazione dell ariete era segno dell avvento di un era felice. A cavallo fra il XVI e il XVII secolo, in Francia, il poeta Fran ois de Malherbe (1555-1628), nel poemetto barocco Les larmes de Saint-Pierre ( Le lacrime di San Pietro , 1587), assai raffinato sul piano formale, impreziosisce il v. 14 «Font un visage d or à cette ge ferrée con un riecheggiamento dei vv. 8-9 dell ecloga IV Tu modo nascenti puero, quo ferrea primum / des net ac toto surget gens aurea mundo. Nel Settecento inglese, animato dal diffondersi di una letteratura creativa, particolarmente interessata alla produzione virgiliana, il poeta Alexander Pope (1688-1744) imita le Bucoliche a più riprese: sul frontespizio del suo poema pastorale intitolato Windsor Forest (1713) si legge Non iniussa cano e tra i molti richiami a vari testi della tradizione classica si coglie un eco dei vv. 1-3 dell ecloga IV (Sicelides Musae, paulo maiora canamus: / non omnes arbusta iuvant humilesque myricae; / si canimus silvas, silvae sint consule dignae); e ancora nel Messiah (1712) egli si ispira dichiaratamente a questa ecloga virgiliana, desumendone soprattutto versi che trovava consonanti con alcune riflessioni del profeta Isaia (come si evince dal prosieguo stesso del titolo: A Sacred Eclogue Composed of Several Passages of Isaiah the Prophet, Written in Imitation of Virgil s Pollio). 98 Nel XIX secolo, in Italia, Giacomo Leopardi (17981837), innamorato di Virgilio (come egli stesso dichiara in una lettera a Pietro Giordani del 21 marzo 1817: «Quando leggo Virgilio, m innamoro di lui ), si accostava al poeta latino in tenera età, attingendo alle Bucoliche nelle sue poesie giovanili: merita, per esempio, di essere ricordato che Leopardi aveva posto a epigrafe del giovanile poemetto I Re Magi il v. 1 dell ecloga IV, con una minima variazione (Musa, paulo majora canamus); e più tardi, nell Elogio degli uccelli (la XVII delle Operette morali, composta fra il 29 ottobre e il 5 novembre 1824), il poeta si ricorderà del tenero sorriso del bambino alla madre del v. 60: «Nel qual tempo, né la madre sorridesse al bambino, né questo riconoscesse lei col sorriso, come dice Virgilio . Anche Giosue Carducci (1835-1907, nel ritratto di Alessandro Milesi qui a fianco) si ispira profondamente al poeta latino, al quale riconosce un «abito di naturale malinconia (Per l inaugurazione d un monumento a Virgilio a Pietole, 1884) e dal quale ama riprendere singoli versi, per reimpiegarli nel contesto moderno dei propri componimenti: il v. 8 di Il Cesarismo (in Giambi ed Epodi), «Nuovo ordine di cose in cielo è scritto riprende ecloga IV, 5 (magnus ab integro saeclorum nascitur ordo). Infine, un altro esempio di ripresa moderna è quella dello scrittore austriaco Hermann Broch (1886-1951, nel ritratto qui sotto), nel suo celebre Der Tod des Vergil del 1945 ( La morte di Virgilio ), che racconta le febbricitanti ultime diciotto ore di vita del poeta. Broch si ricollega al medesimo verso 5, quando fa dire a Lucio: «Denn, neu entspringt jetzt frischer Geschlechter erhabene Ordnung, so hast du es verk ndet , cioè «Perché sorge ora un ordine nuovo e sublime di fresche generazioni, così come tu hai annunciato (appunto, in ecloga IV, 5; trad. A. Ciacchi).

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Età augustea