Tua vivit imago - volume 2

L autore Virgilio Dante e Virgilio escono dall Inferno, miniatura dal manoscritto Holkham, XIV secolo. Oxford, Bodleian Library. à Simone Martini, Frontespizio del Commento di Servio a Virgilio, 1340. Milano, Biblioteca Ambrosiana. Dal Medioevo all età moderna Nel Medioevo la grande fortuna di Virgilio è connessa alla diffusione di un interpretazione allegorica delle sue opere, già avviata in età tardoantica dal vescovo Fulgenzio (ca 467-532/533). Trasformato in autore pre-cristiano e saggio profeta, la tradizione cristiana gli attribuì la profezia dell avvento di Cristo, identificando il puer dell ecloga IV con il figlio di Dio. Dante Alighieri (1265-1321) ne fa la sua guida spirituale nella Commedia, pur non credendo al cristianesimo di Virgilio ante litteram: dal poeta latino egli mutua valori che considera universali, quali il rapporto fra Roma e l Italia («lo loco santo / u siede il successor del maggior Piero , Inferno II, 23-24; «di quella Roma onde Cristo è romano , Purgatorio XXXII, 102); la funzione unificante della lingua latina («lingua nostra , Purgatorio VII, 17) e la natura esemplare della stessa Eneide («de l Ene da dico, la qual mamma / fummi, e fummi nutrice , Purgatorio XXI, 97-98). Risalente a quest epoca, segnaliamo, in ambito artistico, una bella miniatura di Simone Martini (1280/1285-1344), con scene e simboli dalle opere di Virgilio, nel codice S.P.Arm. 10, sc. 27 del XIV secolo annotato da Francesco Petrarca e oggi custodito presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. In età umanistica e rinascimentale si assiste alla riscoperta filologica di Virgilio in Europa, oltre che al consolidamento della sua importanza per la spiritualità del mondo occidentale. La prima edizione a stampa delle sue opere viene pubblicata a Roma nel 1469 e sarà la prima di una lunga serie; l Eneide, in particolare, viene tradotta più volte in volgare (la versione più celebre è quella di Annibal Caro, pubblicata postuma nel 1581 a Venezia) ed è modello imprescindibile per i poemi cavallereschi di Ludovico Ariosto (1474-1533) e Torquato Tasso (15441595); guarda, invece, soprattutto alle Bucoliche il filone della letteratura arcadica avviato da Iacopo Sannazaro (1457-1530). Ampia, fra XVII e XVIII secolo, è la fortuna della produzione virgiliana e, in particolare, di alcuni episodi dell Eneide, nella tradizione artistica e musicale: 71

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Tua vivit imago - volume 2
Età augustea