Fino a noi - La fortuna di Virgilio

L ET DI AUGUSTO Fino a noi La fortuna di Virgilio Virgilio, letto, riletto e reinterpretato nel corso dei secoli, appare destinato alla gloria immortale fin dall epoca antica. Un classico fin dall epoca antica Virgilio diventa un classico ancora prima della sua morte. Quinto Cecilio Epirota (I secolo a.C.), grammatico e corrispondente di Cicerone, ne legge le opere ai suoi allievi; Orazio (65-8 a.C.) fa riferimento all amico in varie occasioni: oltre alle menzioni nella satira I, 5 (à p. 264), resoconto del viaggio fatto insieme verso Brindisi, una testimonianza dell apprezzamento di Ottaviano (e quindi dello stesso Orazio) per la poesia di Virgilio si legge nell epistola II, 1, 247 («i tuoi scrittori prediletti, Vario e Virgilio , trad. M. Beck). un modello per Tibullo (55/50-19 a.C.) e Properzio (50/46-16/15 a.C.), che nell elegia II, 34, 61-66, come si è detto (à p. 48), ci dà una testimonianza della trepidante attesa dell Eneide, preannunciandola come qualcosa di più grande dell Iliade; è oggetto di imitazione da parte di Ovidio (43 a.C.-17 d.C.), che all Eneide si ispira, per esempio, per la stesura della lettera di Didone a Enea (Heroides 7 à p. 488); continua a essere un punto di riferimento, nel I secolo d.C., per Petronio, Lucano (la cui Pharsalia è una sorta di anti-Eneide) e Stazio (40/50-96 d.C.), che in Tebaide XII, 816-817 esorta la sua stessa opera a non gareggiare con l Eneide divina , ma a seguirla da lontano e a venerarne le orme . Precoce è la sua fortuna nell arte. Ne è un esempio il Gruppo del Laocoonte, copia marmorea (I secolo a.C.-I secolo d.C.) di un originale in bronzo risalente alla metà del II secolo a.C. conservata nel Museo Pio-Clementino dei Musei Vaticani e ispirata al celebre racconto virgiliano della morte del sacerdote troiano Laocoonte e dei suoi due figli (à T1); ma anche il celebre mosaico di Sousse in Tunisia (forse degli inizi del III secolo d.C.), in cui Virgilio siede fra Clio, musa della storia, e Melpòmene, musa della à Agesandro, Polidoro e Atanodoro di Rodi, Laocoonte, I secolo a.C. Città del Vaticano, Musei Vaticani. 70 tragedia, con un rotolo dell Eneide fra le ginocchia (à puoi vedere l immagine a p. 49). Costante è anche la presenza di Virgilio nella scuola: alla prima età imperiale risalgono l edizione e il commento di Probo (seconda metà del I secolo d.C.), alla tarda antichità il commento (perduto) di Elio Donato (metà del IV secolo d.C.) e i commenti di Tiberio Donato (fine IV secolo d.C.) e di Servio (IV-V secolo d.C.); da Macrobio (IV-V secolo d.C.) apprendiamo che le opere di Virgilio furono oggetto di dibattiti eruditi e culturali in età tardoantica. amato dagli autori cristiani, in particolare da Girolamo e Agostino, ed è alla base dei centoni , cioè di una particolare forma di poesia consistente nell utilizzazione di versi o mezzi versi virgiliani ricuciti in sequenze nuove, in modo da ottenere un significato diverso da quello che avevano nel modello (celebre, in particolare, la Medea di Osidio Geta, tragedia del III secolo d.C.).

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea