T16 LAT ITA - La battaglia di Canne

L autore Livio T16 La battaglia di Canne tratto da Ab Urbe condita XXII, 49 latino italiano l estate del 216 a.C. e l esercito romano ha raggiunto quello cartaginese in Puglia. Annibale, che già da due anni è in Italia, provoca spesso i nemici con azioni di disturbo per suscitare uno scontro. I due consoli, Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone, sono in contrasto sulla modalità di reazione: Emilio Paolo è più prudente, mentre il collega vorrebbe rispondere alle provocazioni. Approfittando del giorno in cui il comando spetta a lui infatti i consoli esercitavano il potere a turno , il giovane e inesperto Varrone attacca battaglia senza curarsi della posizione sfavorevole ai Romani. Lo scontro si risolve in una pesantissima sconfitta, anche a causa della strategia di Annibale, che, collocata la forte cavalleria nùmida ai lati, riesce ad accerchiare in una morsa l esercito romano. Quella che segue è la descrizione della conclusione della battaglia. 5 1. Parte altera pugnae Paulus, quamquam primo statim proelio funda grav ter ictus fuerat, 2. tamen et occurrit saepe cum confertis Hannibali et aliquot locis proelium restituit, protegentibus eum equitibus Romanis, omissis postre mo equis, quia consulem et ad regendum equum vires deficiebant. 3. Tum denuntianti cuidam iussisse consulem ad pedes descendere equites dixisse Hannibalem ferunt: Quam mallem, vinctos mihi trade ret! . 4. Equitum pedestre proelium, quale iam haud dubia hostium victoria, fuit, cum victi mori in vestigio mallent quam fuge re, victores morantibus victoriam irati trucidarent quos pellere non poterant. 1. Nel settore opposto della battaglia, Paolo, per quanto subito al primo scontro fosse stato ferito da un giavellotto, 2. tuttavia, con una forte schiera di armati si era ripetutamente lanciato contro Annibale ed aveva potuto in alcuni punti riaccendere la lotta, protetto dai cavalieri romani, che alla fine erano stati fatti appiedare perché al console mancavano ormai anche le forze per reggere il cavallo. 3. Allora a un tale che gli annunciava che il console aveva ordinato ai cavalieri di smontare da cavallo, si racconta che Annibale abbia risposto: «Oh come avrei preferito che me li consegnasse già legati! . 4. Il combattimento dei cavalieri appiedati fu quale comportava la certezza della vittoria nemica, quando essi, già vinti, preferirono morire fermi al loro posto, piuttosto che darsi alla fuga, mentre i vincitori trucidavano quelli che non potevano respingere, inferociti contro coloro che ritardavano così la loro vittoria. 1. Parte ictus fuerat Parte pug nae: nell altro settore della battaglia ; si tratta del centro dello schieramento, dove il console Lucio Emilio Paolo si era spostato per prendere personalmente parte allo scontro (come si ricava dal racconto di Polibio, III, 116, 1). quamquam fue rat: proposizione concessiva con l indicativo. funda : da un proiettile di fionda (complemento di causa efficiente). ictus fuerat: piuccheperfetto indicativo (forma alternativa a ictus erat). 2. tamen vires deficiebant et et: sia sia . cum confertis: sottinteso militibus; è complemento di compagnia ( con soldati compatti ). Hannibali: il dativo dipende dal verbo occurrit. aliquot restituit: in alcuni luoghi riaccese la battaglia . protegentibus Romanis: ablativo assoluto con valore temporale. omissis equis: ablativo assoluto, anche in questo caso con valore temporale. quia deficiebant: proposizione causale. et: anche . ad regendum equum: proposizione finale costruita con ad e l accusativo del gerundio. 3. Tum mihi trade ret iussisse con sulem: proposizione infinitiva retta da denuntianti. ad pedes equites: infinitiva dipendente da iussisse. dixisse Hannibalem: altra infinitiva, con soggetto Hannibalem, dipendente dalla principale ferunt. mallem: congiuntivo imperfetto di malo, con valore potenziale. La frase di Annibale è sarcastica: ritiene infatti che la decisione di Lucio Emilio Paolo sia talmente assurda che tanto valeva che gli consegnasse direttamente i cavalieri già in lacci. 4. Equitum non poterant Equitum proelium: letteralmente il combattimento a piedi dei cavalieri . quale fuit: fu quale [comportava] la vittoria ormai indubbia dei nemici . cum fuge re: preferendo (cum mallent) i vinti (victi) morire (mori) al loro posto (in vestigio) piuttosto che fuggire (quam fuge re) . irati: participio perfetto di irascor, si costruisce con il dativo (morantibus). trucidarent: l imperfetto congiuntivo è sempre in dipendenza da cum. 645

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea