Fino a noi - Il primo re di Matteo Rovere tra apprezzamenti

L ET DI AUGUSTO ANALISI 2. A livello concettuale, quale figura retorica riconosci nell espressione Interve nit deinde his cogitationibus av tum malum, regni cup do, atque inde foedum certamen coortum a satis miti principio (rr. 4-6)? Che cosa vuole sottolineare Livio? 3. Svolgi una ricerca sul termine templa (r. 9, neutro plurale di templum) per rintracciare la sua etimologia e spiega quindi il significato che assume in questo contesto. COMPETENZE ATTIVE Mettiti alla prova ESERCIZIO ONLINE Per approfondire Leggi su myDbook l articolo Numitore, ovvero lo spirito delle leggi di Mariangela Galatea Vaglio, blogger, insegnante ed esperta di storia, che dà un interpretazione insolita delle origini mitiche e leggendarie di Roma. Individua le notizie e i passaggi più interessanti dell articolo e organizza queste informazioni in una presentazione in PowerPoint o Prezi di 10 slide corredate di immagini da condividere in classe. Fino a noi Il primo re di Matteo Rovere tra apprezzamenti e polemiche Nel 2019 è uscito nelle sale cinematografiche il film di Matteo Rovere Il primo re (Italia-Belgio 2019), un colossal recitato interamente in latino arcaico che racconta la storia di Romolo e Remo ambientandola in un Lazio dai tratti estremamente primitivi, violenti e barbarici, e insieme reimmaginandola profondamente rispetto alle fonti antiche, con il pio Romolo (Alessio Lapice) che subentra, uccidendolo, al fratello Remo (Alessandro Borghi, il primo re ), macchiatosi di empietà verso le divinità proprio per salvargli la vita (si era, infatti, rifiutato di uccidere suo fratello, come volevano gli dèi). Il film, dagli alti valori artistici e produttivi, ma rivolto esclusivamente a un pubblico maturo, ha diviso la comunità degli antichisti. L archeologo Giuseppe Pucci, per esempio, ha elogiato il tentativo: «Il primo re non è un film storico con intenti didascalici, non è un pèplum [genere di film storici o mitologici in costume, di enorme successo negli anni Cinquanta e Sessanta] che vuol far rivivere 614 una stagione gloriosa del cinema italiano e americano, non è neppure un semplice film d avventura. Rovere ha l ambizione di costruire un epica che parli ai suoi contemporanei. un epica fatta di sangue, di ossa spaccate, di sopraffazione dell uomo sull uomo, di eroi che si misurano con una natura minacciosa e con un divino prevaricante, che stinge nella superstizione. Non è facile maneggiare il mito, riproporlo in tutta la sua distanza dal presente e fare tuttavia in modo che abbia ancora qualcosa da dirci. Il film [ ] vi si avvicina nella misura in cui fa proprio l orizzonte della tragedia antica: la presenza incombente del sacro, la forza dei legami di sangue e il contrasto cruento tra fratelli, la lotta impari dell uomo contro il fato, l h bris

Tua vivit imago - volume 2
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Età augustea