Tua vivit imago - volume 2

L autore Livio 20 25 11. Cete rum aut me amor negotii suscepti fallit, aut nulla unquam res publica nec maior nec sanctior nec bonis exemplis ditior fuit, nec in quam civitatem tam serae avaritia luxuriaque immigraverint, nec ubi tantus ac tam diu paupertati ac parsimoniae honos fuerit. Adeo quanto rerum minus, tanto minus cupiditatis erat. 12. Nuper divitiae avaritiam et abundantes voluptates desiderium per luxum atque libidinem pereundi perdendique omnia invexe re. Sed querellae, ne tum quidem gratae futurae cum fors tan necessariae erunt, ab initio certe tantae ordiendae rei absint: 13. cum bonis potius ominibus votisque et precationibus deorum dearumque, si, ut poetis, nobis quoque mos esset, libentius inciperemus, ut orsis tantum operis successus prosperos darent. 11. Del resto, o m inganna l amore per l opera che ho intrapreso, o nessuno Stato fu mai né più grande né più santo né più ricco di buoni esempi, né ve ne fu alcuno in cui sì tardi penetrassero la cupidigia e la lussuria, e dove in sì gran misura e per tanto tempo fossero onorate la povertà e la parsimonia. Così quanto meno si aveva tanto meno si desiderava: 12. recentemente, invece, le ricchezze hanno portato con sé la cupidigia, e l abbondanza dei piaceri la smania di rovinarsi e di mandar tutto in rovina con gli sperperi e gli eccessi. Ma le recriminazioni, che sono destinate a non riuscir gradite nemmeno quando forse saranno necessarie, siano bandite almeno dall esordio di un opera così vasta qual è quella a cui mi accingo: 13. con buoni presagi, con voti e preghiere agli dèi e alle dee vorremmo piuttosto cominciare se anche noi, come i poeti, avessimo questa abitudine , perché coronassero d un lieto successo un impresa sì grande. (trad. M. Scàndola) 11. Cete rum cupiditatis erat Cete rum: formula di passaggio ( del resto ). negotii suscepti: genitivo oggettivo. aut nulla fuit: nota l anafora* di nec. nec in quam civitatem: il sostantivo è attratto nel caso del pronome relativo; sciogli la costruzione: nec ulla civitas fuit, in quam. serae: tardive ; l aggettivo (nominativo femminile plurale) si riferisce ai due sostantivi femminili che seguono, cioè avaritia luxuriaque. immigraverint: congiuntivo perfetto, indica anteriorità rispetto al tempo della principale. paupertati ac parsimoniae: nota l opposizione dei due sostantivi rispetto ai precedenti avaritia luxuriaque. quanto tanto: ablativi di quantità, usati in comparazione. rerum cupiditatis: genitivi partitivi retti da minus. 12. Nuper divitiae absint Nuper: da poco ; l avverbio introduce il confronto con la situazione presente. divitiae: è il primo soggetto di invexe re (= invexe runt, hanno introdotto ) e ha come complemento oggetto avaritiam. abundantes voluptates: è il secondo soggetto del verbo e ha come oggetto desiderium, da cui dipendono i due gerundi pereundi perdendique, allitteranti e con omeoteleuto* (per- per- e -ndi -ndi). ordiendae: gerundivo attributivo. 13. cum bonis prosperos darent ominibus votisque et precationibus: i tre sostantivi indicano, rispettivamente, un augurio o presagio (omen, come nell espressione nomen omen, il nome [è] un presagio ), un voto o promessa fatta agli dèi (votum) e una preghiera (precatio). si esset: protasi di un periodo ipotetico dell irrealtà, di cui libentius inciperemus è l apodosi. ut orsis darent: proposizione finale; orsis è participio perfetto di ordior in funzione attributiva di nobis ( a noi che ci siamo accinti ), mentre operis è genitivo partitivo dipendente da tantum. Analisi dei testi Lo storico e la sua opera La scrittura della Praefatio permette a Livio di instaurare subito un rapporto diretto con il proprio pubblico e di introdurlo in quello che sarà l argomento dell opera; aiuta a chiarire le ragioni e il carattere della propria ricerca; consente di operare un confronto con i propri predecessori, dimostrando che certe idee sono oramai superate. Livio, inoltre, presenta in questa sede problemi teori- ci di tecnica storiografica attraverso cui, nonostante l atteggiamento di falsa modestia, esalta il suo ruolo intellettuale: in primo piano, infatti, ci sono le sue intuizioni e la sua idea del lavoro di storico. In questo senso la Praefatio diviene premessa metodologica programmatica alla compiuta realizzazione dell intera opera. Livio ci dimostra che la storia che si appresta a raccontare è veramente degna di essere scritta e 601

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Età augustea