3. Lo stile

L autore Livio in breve augustea e il suo programma di restaurazione dei valori tradizionali che trapela dai libri superstiti della sua opera. Per superare questa apparente contraddizione è importante ricordare il modo in cui Augusto ha saputo gestire il consenso. Dopo la riforma costituzionale del 27 a.C. (à p. 25), più che come erede di Cesare il principe si presenta come restauratore della repubblica e portatore di una nuova pace interna, aspetti che ben si conciliano con l impostazione moralistica di Livio: ciò che più di ogni altra cosa giustifica il nuovo assetto dello Stato, cioè la fine dei conflitti politici e sociali e la restaurazione della concordia interna alla società romana, non può non incontrare l approvazione di uno storico tradizionalista e moralista quale è Livio. Allo stesso tempo, nel momento in cui scrive, nella Praefatio, che ormai «non siamo più in grado di sopportare né i nostri vizi né i loro rimedi , è evidente che Livio si colloca a grande distanza dalla celebrazione dell età augustea come una nuova età dell oro dalla quale sono stati banditi tutti i mali che avevano afflitto la società romana nei decenni precedenti. L idealizzazione del passato, insomma, è in lui esplicitamente contrapposta alla convinzione della decadenza del presente, e questo costituisce un indubbio fattore di parziale divergenza rispetto agli orientamenti della cultura ufficiale . Tale rapporto non del tutto chiaramente definito certamente anche per la perdita dei libri più direttamente rilevanti di Livio con l ideologia augustea ha dato adito a interpretazioni diverse, e talora anche opposte, da parte degli studiosi: un aspetto, questo, che puoi approfondire leggendo i brani critici 2 e 3 (à pp. 652-653). 3. Lo stile Uno stile ciceroniano Lo stile di Livio si oppone decisamente alla brev tas e all inconcinn tas del predecessore Sallustio. Lo storico padovano predilige infatti, soprattutto nelle parti artisticamente più elaborate, un periodare ampio e articolato, con frequente ricorso alle subordinate e ai costrutti participiali, molto vicino a quello ciceroniano, del quale risulta però più sovrabbondante nella costruzione dei periodi: uno stile che appare sostanzialmente in linea con quello che lo stesso Cicerone aveva sostenuto fosse il più adatto alla storiografia (De oratore II, 64: «uno stile facile e sciolto, che scorra con una certa dolcezza e uniformità trad. G. Norcio), e che il retore Quintiliano, nella seconda metà del I secolo d.C., definirà con l espressione lactea ubertas ( soave abbondanza ; lacteus da lac, latte ). Livio ricorre a periodi Disomogeneità stilistiche Data l ampiezza dell opera, tuttavia, lo stile non risulta sempre uniforme e non mancano momenti in cui Livio adotta una forma più asciutta e sintetica. Il tono è particolarmente solenne ed elevato nella Praefatio e in alcune parti considerate di maggiore impegno stilistico, come i discorsi e gli episodi più drammatici: qui si innalza fino ad assumere un colorito poetico e si arricchisce di figure di suono e di strutture metriche, come nell esordio dell opera, che corrisponde all inizio di un esametro (Fa ctu ru sne o pe rae pre t u m s m). Fra la prima decade e le successive si notano inoltre delle differenze stilistiche e lessicali: per il racconto degli avvenimenti più antichi Livio ricorre frequentemente a forme arcaiche (come la desinenza -e re per la terza persona plurale del perfetto indicativo al posto della più comune -e runt e quella in -re invece che in -ris per la seconda persona singolare passiva e deponente), ai frequentativi con il significato delle forme semplici (come clam to per clamo), ai sostantivi in -men (tegmen), agli aggettivi in -bundus (vitabundus), a vocaboli ed espressioni poetiche. Tutto questo diventa molto più raro nei libri successivi e in particolar modo negli ultimi. Di tale circostanza si possono dare due diverse spiegazioni: potrebbe trattarsi di una Lo stile di Livio si ampi ed elaborati secondo il modello ciceroniano. adatta ai vari momenti narrativi; si notano importanti differenze tra la prima decade e le successive. 589

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea