LA FINALITÀ ETICA E IL RAPPORTO CON IL PRINCEPS

L autore Livio in breve LA FINALIT ETICA E IL RAPPORTO CON IL PRINCEPS L impostazione etica e drammatica L intento dello storico è fondamentalmente didascalico: da ciò derivano la drammatizzazione degli eventi e la scelta di presentare una serie di exempla da imitare. Livio parte da un atteggiamento pessimistico, che lo accomuna, per certi aspetti, a Sallustio; ma, a differenza di quest ultimo, più che condannare i costumi dei propri contemporanei egli si propone di emendarli. Nella Praefatio, infatti, Livio constata lo stato di grande decadenza morale di Roma e sostiene che a esso occorra contrapporre le virtutes e i mores degli antichi. Questa «storiografia etica secondo la felice definizione di un grande studioso di storia romana, Santo Mazzarino (1916-1987) si realizza proprio attraverso una sorta di mosaico di comportamenti virtuosi: la devozione religiosa (pietas), il rispetto della parola data (fides), la capacità di sopportazione delle avversità (constantia), la modestia (frugal tas), l onestà femminile (pudicitia). Questi valori vengono associati a personaggi che ne rappresentino l incarnazione: Numa Pompilio (à T8), Muzio Scèvola, Lucrezia (à T11), Orazio Còclite (à T12), Cincinnato (à T1) sono esempi di altrettante virtù dei maiores, riproposte ai Romani contemporanei e rese più vivide attraverso una drammatizzazione che prevede l inserimento di discorsi diretti o indiretti, tesi a rendere più evidente la psicologia dei personaggi, o l insistenza su aneddoti di per sé storicamente irrilevanti, ma volti a suscitare l emozione del lettore. Per questi motivi l opera liviana è stata accostata alla storiografia tragica ellenistica, che aveva avuto i suoi massimi rappresentanti in Dùride di Samo (ca 340-260 a.C.) e Filarco di Atene (seconda metà del III secolo a.C.), autori che erano stati duramente criticati da Polibio per la tendenza ad accentuare il pàthos fino a scadere nel sensazionalismo (à p. 585). In Livio la drammatizzazione consegue, però, risultati artistici eccezionali: basti citare episodi come quello di Lucrezia, che coinvolge sempre più il lettore fino all epilogo degno di una tragedia, o di Muzio Scèvola, che inizia il suo discorso con la frase Romanus sum civis, o ancora l eroismo di Lucio Emilio Paolo, che rinuncia a salvarsi per condividere la sorte dei suoi soldati (à T16). Molti altri esempi si potrebbero fare per illustrare la grandiosità epica della narrazione liviana, che ha affascinato generazioni di lettori in ogni epoca. I personaggi ritratti da Livio sono exempla di valori positivi da trasmettere al lettore con un fine didascalico; la drammatizzazione delle vicende li rende ancora più memorabili, come avviene nella storiografia tragica ellenistica. Testo PLUS Muzio Scèvola Felice Giani, Numa Pompilio riceve dalla Ninfa Egeria le leggi di Roma, 1806. Roma, Palazzo dell Ambasciata di Spagna. à Artemisia Gentileschi, Lucrezia, 1627. Los Angeles, The J. Paul Getty Museum. 587

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea