PLUS - Le fonti sulla vita di Virgilio

L autore Virgilio Le fonti sulla vita di Virgilio Se pochissime notizie sulla vita di Virgilio si possono ricavare dalle Bucoliche e dalle Georgiche e dalle testimonianze di scrittori contemporanei, altre emergono dalle Vitae e dai commenti tardoantichi alle opere del poeta. La biografia più importante è quella del grammatico Elio Donato, scritta intorno al 350 d.C. e concepita come introduzione a un commento agli scritti virgiliani dello stesso Donato. Questa Vita è detta comunemente di Svetonio-Donato , perché probabilmente il suo autore rielaborò la biografia del poeta scritta da Svetonio (erudito e biografo di I-II secolo d.C.) e tratta dal suo De viris illustribus. Meno importanti sono la cosiddetta Vita di Probo (non attribuibile in toto al filologo del I secolo d.C., a causa dei rimaneggiamenti tardi che il testo ha subìto) e la Vita premessa in alcuni manoscritti al commento di Servio (IV-V secolo d.C.) all Eneide. Entrambe queste Vitae dipendono sempre dalla Vita di Svetonio-Donato, della quale riportiamo qui il brano relativo alla pubblicazione dell Eneide: Prima di partire dall Italia, Virgilio aveva detto a Vario che se gli fosse capitato qualche cosa avrebbe dovuto bruciare l Eneide; Vario rispose che non lo avrebbe mai fatto. E così, vicino a morire, chiese insistentemente gli scrigni: voleva bruciarla egli stesso; ma nessuno glieli portava; e non prese, almeno nominatamente per l Eneide, nessuna decisione. Lasciò per vero le sue carte a Vario e a Tucca sotto la condizione che nulla pubblicassero che non fosse già stato pubblicato da lui stesso. Ma, con l autorità di Augusto, Vario pubblicò gli scritti inediti, solo riveduti esternamente, e lasciò stare com erano quei versi incompleti1: versi che molti poi tentarono d integrare, senza riuscirvi per la difficoltà: giacché tutti gli emistichi di Virgilio hanno un senso assoluto e perfetto, tranne quello quam tibi iam Troia. (trad. E. Cetrangolo) 1. versi incompleti: nel poema si rintracciano cinquantotto emistichi, cioè mezzi versi rimasti incompiuti. A questo proposito vedi p. 62. rientrare in Italia. A Mègara, però, è colto da un male improvviso, che si aggrava durante il viaggio per mare: approdato a Brindisi, il 21 settembre del 19 a.C., Virgilio muore e viene sepolto a Napoli. Le fonti biografiche antiche tramandano che Virgilio, contrario alla pubblicazione dell E neide, per lo stato di incompiutezza in cui era rimasta, avesse espresso, per testamento, la volontà di bruciare il manoscritto. Dell autenticità di queste disposizioni non si può essere certi (à vedi sopra), ma, in ogni caso, la tradizione vuole che le ultime volontà del poeta siano state superate dall autorità di Augusto, che avrebbe affidato a Vario Rufo (esecutore, con Tucca, del testamento di Virgilio) il compito di curare l edizione postuma dell Eneide. à Virgilio tra le muse Clio e Melpòmene, mosaico del III secolo d.C. Tunisi, Museo Nazionale del Bardo. 49

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea