T4 ITA - La fama di Corinna si ritorce contro Ovidio

L autore Ovidio T4 La fama di Corinna si ritorce contro Ovidio tratto da Amores III, 12 italiano Grazie alle elegie di Ovidio, Corinna è divenuta ormai famosa in tutta Roma, con un risultato, però, non previsto dal poeta: desiderata da tutti, ora la ragazza a tutti si concede. Ovidio rimpiange dunque di averla troppo elogiata e si affretta a dichiarare, ormai invano, che non bisogna prendere alla lettera le parole dei poeti. 5 10 15 20 Quale giorno fu quello in cui voi, uccellacci neri, presagiste i (vostri) pronostici, che sono sempre cattivi per chi ama? Quale stella devo ritenere contraria al mio destino, di quali dèi mi devo lamentare che fanno guerrra contro di me? Colei che or ora è stata detta mia, colei che ho iniziato ad amare io solo, temo di doverla dividere con molti. Mi sbaglio, o lei è divenuta famosa per i miei libri? Sarà così: a causa del mio ingegno essa si è prostituita. Ed è giusto: perché ho fatto propaganda della sua bellezza? Per colpa mia questa donna è divenuta desiderata da tutti. Piace perché io le ho fatto il mezzano, sotto la mia guida l amante è stato portato a lei, dalle mie mani è stata aperta la sua porta. Non so se le poesie servono, a me certo hanno nociuto: sono state oggetto di invidia per il mio bene. Pur esistendo Tebe, Troia, le imprese di Cesare,1 solamente Corinna ha svegliato il mio estro. Oh, se avessi tentato la poesia contro la volontà delle Muse, e Apollo2 avesse tolto il suo aiuto all opera appena iniziata! Eppure non si usa ascoltare i poeti come testimoni: avrei preferito che le mie parole non avessero peso. Per opera di noi poeti, Scilla dopo aver rubato al padre i suoi capelli cerca di frenare i cani rabbiosi col pube e con l inguine;3 noi abbiamo messo ali ai piedi e serpenti ai capelli; il nipote di Abante, vincitore, è trasportato da un cavallo alato.4 Sempre noi abbiamo disteso in uno spazio largo Tizio5 e creato tre bocche al cane che ha serpenti sul corpo;6 abbiamo descritto Encèlado che lancia dardi con mille braccia,7 e uomini catturati dalla voce di donne biformi;8 abbiamo chiuso i venti di Eolo negli otri di Itaca;9 1. Pur esistendo Cesare: argomenti propri della poesia epica (la guerra dei Sette contro Tebe, la guerra di Troia, le imprese di Giulio Cesare). 2. Apollo: dio protettore della poesia. 3. Scilla inguine: sono qui sovrapposte due figure mitiche dallo stesso nome. La prima è Scilla figlia di Niso, re di Mègara, che si era innamorata di Minosse, re di Creta: durante la guerra tra Megaresi e Cretesi, al fine di favorire il re nemico la fanciulla aveva tagliato a suo padre un capello cui era legata, per incantesimo, la salvezza della città. La seconda è la Scilla trasformata in mostro marino dalla maga Circe: aveva testa e corpo di donna, ma un appendice a forma di pesce nella parte inferiore, e da questa sporgevano teste di cani voraci. Nelle Metamorfosi sono narrate entrambe le vicende (rispettivamente nell ottavo libro e in un brano collocato a cavallo tra il tredicesimo e il quattordicesimo), mentre qui Ovidio sembra fonderle insieme. 4. noi abbiamo messo alato: allusione ai calzari alati di Pèrseo («ali ai piedi ) e ai capelli serpentiformi di Medusa («serpenti ai capelli ), il mostro che pietrificava con lo sguardo e che fu ucciso dall eroe. Il «nipote di Abante è lo stesso Pèrseo, discendente di Abante, mentre il «cavallo alato è Pegaso. 5. abbiamo disteso Tizio: Tizio è il gigante che aveva tentato di fare violenza a Latona, amata da Giove, ed era stato per questo precipitato negli Inferi e incatenato a terra. 6. tre bocche corpo: il cane a tre teste è Cerbero, che faceva la guardia all ingresso degli Inferi e che era spesso raffigurato con il collo (o l intero corpo) ricoperto di serpenti. 7. Encèlado mille braccia: Encèlado è uno dei Giganti che avevano partecipato alla Gigantomachia, la battaglia tra i Giganti e gli dèi dell Olimpo. 8. donne biformi: sono le Sirene, che avevano volto di fanciulla e corpo di uccello: con la loro voce incantavano i marinai e li mandavano alla deriva. 9. abbiamo chiuso Itaca: allusione all episodio dell Odissea nel quale Eolo, il re dei venti, li aveva rinchiusi tutti tranne uno in un otre che aveva donato a Ulisse per aiutarlo nel ritorno a Itaca. 479

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea