Tua vivit imago - volume 2

Henri Martin, Serenità, 1899. Parigi, Museo d Orsay. L autore Virgilio La poesia virgiliana, lontana dal lusus alessandrino, porta il lettore in una dimensione sublime ed estatica. esso, conferendo al discorso un potere e una forza invincibile, sovrasta qualunque ascoltatore (trad. G. Guidorizzi). Da questo punto di vista, la poesia di Virgilio può essere accostata all arte di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), artista rispettoso del canone, ma al tempo stesso desideroso di piegare la realtà in torsioni di grande tensione metafisica; e ugualmente alla musica di Ludwig van Beethoven (1770-1827), le cui composizioni, alternando toni bassi e acuti, tempi lenti e brevi, esprimono il desiderio di dare sfogo alle più intime contraddizioni (gioie e dolori, drammi ed estasi) e insieme il tentativo di ricomporle in una superiore, trascendente armonia sonora. L eroico ritorno ai valori delle origini Non più vista soltanto come lusus, la poesia è per Virgilio una forma di impegno politico-educativo, un espressione di esigenze, ambizioni e valori che devono orientare la vita di tutta la comunità. Nel clima storico di disordine e di precarietà derivante dalle guerre civili, le Bucoliche vedono nel mondo pastorale uno spazio di pace fuori dalla storia, un non-luogo idealizzato in cui Virgilio immagina un esistenza primitiva, innocente e ingenua, non esente dalle minacce della guerra e della politica, ma capace di superarne le conseguenze con il canto, la musica e l umile dedizione al lavoro dei campi. Nelle Georgiche trova spazio l esaltazione dell Italia contadina, in sintonia con il progetto augusteo di risanamento del mondo agricolo; anche in questo caso, l agricola a cui Virgilio si rivolge è una figura esemplare, idealizzata, portatrice di grandi valori morali. Nell Eneide, con urgenza eroica, il poeta fa un salto nel passato mitico di Roma, al fine di recuperare un nocciolo di valori arcaici e primitivi senza i quali, a suo avviso, la società contemporanea non si sarebbe potuta riscattare dalla rovina morale delle lotte intestine. I valori che Virgilio riscopre negli antichi progenitori di Roma sono la fedeltà, lo scrupolo religioso, la devozione per la famiglia, il senso del dovere nei confronti della collettività, lo spirito di sacrificio e la capacità di sopportazione. L Eneide come poema polifonico Virgilio si attende che il suo pubblico guardi all Eneide come a una versione moderna dell èpos omerico. La modernità del suo poema è legata al fatto che non si presenta più come un testo oggettivo, impersonale, avvolto in una distaccata immobilità, ma come un opera aperta ai sentimenti, alla libertà della ragione critica, all affettività del pàthos, alle contraddizioni morali, alla conflittualità interiore degli individui. Su tutto ciò che il poeta racconta e descrive si posa uno sguardo pensoso, mai sostenuto da stabili convincimenti o sicuri parametri di giudizio che non siano quelli della pietas, unico punto fermo nella labile precarietà dell esistenza umana. Di fronte a qualsiasi aspetto della realtà Virgilio non trova appagamento in una spiegazione univoca, ma ammette più interpretazioni, che assumono la forma dei tanti punti di vista dei vari personaggi attivi sulla scena . Leggere oggi il poema virgiliano significa, dunque, imparare ad ascoltare la pluralità delle voci che ne percorrono, intrecciandosi, il racconto e imparare, così, a problematizzare anche le proprie convinzioni e le proprie scelte, recuperando una visione più sfaccettata e profonda della vita. 47

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Età augustea