4. Le opere dell’esilio

L autore Ovidio in breve Opera filo-imperiale o anti-augustea? Fra tutte le opere superstiti di Ovidio, il poema calendariale è quello apparentemente più vicino alle istanze della cultura augustea: il recupero delle antiche feste e tradizioni romane è certamente un aspetto centrale nella politica culturale di Augusto (à p. 27). Inoltre non mancano nell opera brani di carattere encomiastico e celebrativo della famiglia imperiale: dello stesso Augusto cui il poema è dedicato e, nel primo libro, di Germanico, il figlio di Druso Maggiore che era stato adottato da Tiberio e che, se non fosse morto prematuramente nel 19 d.C., gli sarebbe probabilmente succeduto sul trono. Il primo libro si distingue, infatti, dagli altri cinque perché sottoposto a una profonda revisione negli anni dell esilio: dopo la morte di Augusto (14 d.C.), Ovidio spera infatti di guadagnarsi il ritorno a Roma ridedicando il poema a Germanico e portandolo a termine. La revisione si interrompe, tuttavia, alla fine del primo libro: forse per la sopravvenuta morte del poeta, o forse perché Ovidio si rende conto che il tentativo è, in ogni caso, destinato al fallimento. Per il loro argomento i Fasti sono una fonte tra le più importanti in assoluto per la civiltà e, in particolare, per la religione romana e sono sempre stati, quindi, un testo molto studiato per le informazioni che se ne possono ricavare. Al contrario, dal punto di vista letterario, il poema è stato a lungo considerato tra le opere meno riuscite all interno della produzione ovidiana, per la presenza di lunghi passi di carattere tecnico , privi di un interesse propriamente poetico, e per l effetto di accumulo disordinato che può suscitare il succedersi di una serie di brani che sono, come si è detto, assai diversi tra loro sia per la forma che per il contenuto. Negli ultimi decenni, a partire soprattutto dagli anni Novanta, alcuni studiosi (tra gli altri Alessandro Barchiesi e Carole Newlands) hanno proposto di rivalutare, invece, gli aspetti artistici e letterari del poema, sulla base di una lettura assai innovativa, per la quale l omaggio alla politica culturale augustea sarebbe solo apparente: letti con maggiore attenzione agli aspetti formali, i Fasti si rivelerebbero, viceversa, un opera critica e polemica verso la cultura ufficiale ; il recupero dell antica religiosità popolare romana andrebbe allora visto in contrapposizione, e non in continuità, con l imposizione, da parte di Augusto, di una religione istituzionale , legata alla politica ed espressione del potere, di fatto, assoluto del princeps. Senza entrare qui nel merito di una disputa interpretativa che vede tuttora gli studiosi su posizioni assai diverse, vale la pena riflettere un momento su quanto alcune delle più complesse opere poetiche possano dare adito a interpretazioni tanto differenti: qualunque sia l ipotesi che ci convince di più, è davvero notevole che uno stesso poema possa essere letto da alcuni critici come l opera in assoluto più augustea di Ovidio, da altri come espressione, benché indiretta, di una sensibilità e di una visione del mondo radicalmente anti-augustee . Per alcuni studiosi i Fasti si pongono in netto contrasto con il programma culturale augusteo. 4. Le opere dell esilio TRISTIA Un autobiografia in versi La prima opera che Ovidio compone in esilio è rappresentata dai cinque libri dei Tristia (titolo che significa letteralmente cose tristi ), una raccolta di elegie di argomento non più amoroso, bensì strettamente personale e autobiografico: mentre nel caso di Tibullo, di Properzio e dell Ovidio degli Amores si rimane sempre in dubbio su quanto ci sia di reale nelle vicende narrate (tanto che, come abbiamo visto, alcuni studiosi le ritengono del tutto fittizie e immaginarie à p. 38), nei Tristia è chiaro che il poeta parla delle proprie esperienze personali, sia pure trasposte nel linguaggio e nell immaginario della poesia, e quindi, almeno in qualche misura, trasfigurate. Le elegie dei Tristia raccontano la condizione di esiliato di Ovidio e la sua sofferenza lontano da Roma. 455

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea