VIVA VOX - LA DIFESA DELL’ARS AMATORIA NELLE ELEGIE

L ET DI AUGUSTO in breve nostros mansit in annos / rusticitas priscis illa superstes avis («Piaccia ad altri il passato, di essere nato oggi io dopotutto mi rallegro: si addice questa età ai miei costumi [ ] perché raffinata è questa età e si è persa ai nostri anni la rudezza che sopravvisse agli avi antichi , trad. G. Leto). L Ars amatoria Un libro avverso alla propaganda moralizzatrice Da questo punto di vista, sembrerebbe è considerata dunque che la poesia elegiaca, nata in contrasto e in polemica con i valori della società contemscandalosa per la poranea, sia ora una forma di letteratura perfettamente integrata. In realtà la questione è più leggerezza e l'ironia con cui tratta i temi complessa, perché in questi stessi anni Augusto sta promuovendo un opera di rigorosa e severa dell'amore e della moralizzazione della vita privata, anche a livello legislativo: per questo motivo l Ars amatoria conquista della può essere interpretata come avversa al programma politico augusteo. Senz altro, appare un donna. testo scandaloso, o quanto meno una forma di provocazione, rispetto alle riforme del diritto matrimoniale che negli anni immediatamente successivi alla pubblicazione del poema Augusto sostiene. Per dirla con le parole dello storico Ronald Syme, «il trattatello non si proponeva di essere preso sul serio: era solo una specie di parodia. Ma Augusto non vide lo scherzo . Non a caso, l Ars amatoria è indicata dallo stesso Ovidio come una delle due ragioni che sono causa del suo esilio: a suo avviso, però, per un banale fraintendimento, dal momento che le donne di cui lui parla nel poema non sono le rispettabili matrone, bensì soltanto le cortigiane (à vedi sotto). Questa giustificazione non è, tuttavia, sufficiente a far revocare il provvedimento di relegatio, sicché l Ars amatoria che il poeta fosse o meno consapevole, mentre la scriveva, del suo carattere provocatorio rimarrà l opera scandalosa che ha posto fine alla carriera poetica di Ovidio e alla sua permanenza nel consesso della società civile. VIVA VOX LA DIFESA DELL ARS AMATORIA NELLE ELEGIE DELL ESILIO Nel secondo libro dei Tristia Ovidio dedica diverse decine di versi a convincere Augusto che l Ars amatoria non può aver portato sulla cattiva strada nessuna donna onesta. Nel passo che riportiamo di seguito (vv. 237258), il poeta afferma, in particolare, che l imperatore, preso dai suoi infiniti impegni, non avrà certo avuto il tempo di leggere il poema ovidiano; ma, se lo avesse fatto, si sarebbe reso conto lui stesso della assoluta innocenza dell opera. Dovrei dunque stupirmi se, preso da impegni così gravosi, non hai mai letto i miei scherzi poetici? Ma se (come preferirei che fosse stato) tu ne avessi avuto il tempo, nella mia Ars non avresti letto niente di criminoso. Non sono propriamente, lo ammetto, scritti di carattere austero, né una lettura degna della grandezza dell imperatore: tuttavia non per questo L imperatore Augusto. 444 vanno contro il dettato della legge, o insegnano alle giovani spose romane a trasgredirla; e perché non ci siano dubbi sul pubblico a cui io mi rivolgo, uno dei tre libri reca questi quattro versi: «State lontano, voi che portate i nastri sottili, insegna della pudicizia, e la lunga balza che copre a metà i piedi!1 Canterò solo quello che la legge ammette, trasgressioni consentite, e nel mio poema non ci sarà nulla di criminoso .2 Non ho dunque rigorosamente allontanato da questa Ars tutte coloro che la stola e il nastro proibiscono di toccare? «Ma una matrona può approfittare di precetti destinati ad altri, e ha dove applicarli, anche se non è a lei che va l insegnamento . Allora una matrona non deve leggere niente, perché ogni poesia può insegnarle a peccare. Qualunque libro una donna prenda, se ha brutte inclinazioni vi troverà lo spunto3 per una condotta indegna. (trad. F. Lechi) 1. voi che portate metà i piedi: si riferisce a due elementi di abbigliamento riservati alle donne di nascita libera: la vitta, striscia di lana legata intorno alla fronte, e la inst ta, balza che ornava il lembo inferiore della veste lunga, che scendeva fino ai piedi. 2. Canterò criminoso: questi versi, con una lieve variazione, si leggono effettivamente in Ars amatoria I, 31-34. 3. vi troverà lo spunto: seguono, infatti, gli esempi paradossali degli Annales di Ennio e del De rerum natura di Lucrezio.

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea