PLUS - Le ragioni dell’esilio

L ET DI AUGUSTO punizione sarebbero due, un carmen e un error: il carme è l Ars amatoria, opera che, nel proporre una visione assai libertaria delle relazioni amorose, sarebbe stata in forte contrasto con la politica moralizzatrice perseguita da Augusto soprattutto nella seconda fase del suo lungo regno; l errore , che Ovidio lascia nel vago, sembra da identificare nel fatto che il poeta possa aver visto o saputo qualcosa di compromettente (forse un adulterio di Giulia Minore, la nipote di Augusto?) senza rivelarlo a chi di dovere. Gli studiosi si sono interrogati a lungo su queste spiegazioni e su possibili cause alternative, senza giungere, tuttavia, ad alcuna certezza (à vedi sotto). Nei lunghi e terribili anni di esilio (il termine si può senz altro usare in senso lato, come fa del resto lo stesso Ovidio nelle sue opere), il poeta compone i cinque libri dei Tristia, elegie di contenuto autobiografico interamente dedicate alla vita in esilio, i quattro delle Epistulae ex Ponto, lettere, anch esse in distici elegiaci, inviate ad amici, parenti (tra cui la moglie) e anche a nemici, e l Ibis, una lunga invettiva poetica indirizzata contro uno di questi ultimi. Secondo san Girolamo Ovidio sarebbe morto, in esilio, nel 17 d.C., ma il fatto che in alcuni passi il poeta faccia riferimento ad avvenimenti verificatisi a Roma verso la fine di quell anno (in un epoca nella quale le notizie potevano impiegare settimane o anche mesi prima di arrivare in un posto sperduto come Tomi) induce gli studiosi a sospettare che in realtà la data della morte sia da spostare in avanti almeno all anno successivo. Carta del Mar Nero con la città di Costanza (la Tomi dell esilio ovidiano) in evidenza. Una veduta dell attuale Costanza, in Romania. Le ragioni dell esilio Ovidio afferma che uno dei due motivi che hanno indotto Augusto a mandarlo in esilio è stata l Ars amatoria; gli studiosi, però, sono sempre rimasti perplessi rispetto a questa dichiarazione, considerata la distanza temporale tra i due eventi: il poema era stato pubblicato intorno all 1 d.C., mentre il provvedimento è dell 8. davvero credibile che una punizione così severa possa essere arrivata con sette anni di ritardo? Nel 2017, in occasione del bimillenario della morte del 440 poeta, è stata pubblicata una nuova epigrafe che risolve, forse, l enigma: si fa infatti riferimento a una nuova, più restrittiva legge sui matrimoni che Augusto stava cercando di far approvare proprio in quegli anni, tra il 5 e il 9 d.C., e che comprendeva, tra le altre cose, provvedimenti più severi nei confronti degli adulteri. In questo contesto, si spiega certamente meglio il castigo inflitto all autore di un opera come l Ars amatoria, nella quale l infedeltà sembrava venire, viceversa, di fatto incoraggiata.

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea