Tua vivit imago - volume 2

Edvard Munch, Separazione, 1896. Oslo, Munchmuseet. L evasione nel mito non è ornamento letterario, ma una «sublimazione estetica . Tuttavia Properzio lo porta alle estreme conseguenze. Da Catullo, in particolare, riprende il motivo del foedus, il patto d amore che assimila la relazione irregolare a un legame coniugale, e della sua violazione, che è causa dell infelicità del poeta; ma «si ha l impressione che egli lo esasperi e lo interpreti addirittura a suo danno: il presupposto irrinunciabile è costituito, infatti, dal suo amore per una sola donna, un amore che è anche schiavitù: colpevole d aver calpestato la fides risulta sempre l innocente poeta, mentre a Cinzia tutto è perdonato (Paolo Fedeli). Alla fine arriverà anche per Properzio, come per Catullo, il discidium, la definitiva separazione: ma il fantasma di Cinzia, ormai morta, tornerà a rendere inquieti i suoi sogni, continuando a rimproverare il poeta di averla prima tradita e poi dimenticata. La trasfigurazione nel mito L impossibilità di realizzare il desiderio di un legame stabile e sereno con Cinzia è compensata, nelle elegie di Properzio, da una frequente sovrapposizione alla realtà quotidiana di immagini e figure del mito, che rendono l amata più nobile, più bella e più pura: così, Cinzia addormentata è come Arianna, come Andromeda, come una baccante. Il costante riferimento al mito non ha, qui, soltanto il valore di esemplarità o di semplice ornamento erudito, come accadeva nella poesia alessandrina e in parte anche in quella neoterica: in Properzio esso svolge una funzione assai più importante di «sublimazione estetica nel rappresentare «un mondo ideale in cui regnano la fedeltà fra gli amanti, la semplicità di sentimenti e di costumi, il disprezzo della ricchezza (Antonio La Penna). Ma si potrebbe anche dire, in modo più radicale, che il riferimento al mito si configura nelle elegie di Properzio come una sorta di trasfigurazione della realtà: solo nell immaginazione poetica, attraverso il richiamo alla tradizione mitica, è infatti possibile realizzare quell esistenza ideale che è impossibile da raggiungere nella vita vera. Il valore salvifico della parola poetica Leggere oggi la poesia di Properzio significa entrare in contatto con un individuo che duemila anni fa, lacerato dall incolmabile distanza tra le aspirazioni ideali e la dura realtà con la quale esse si scontrano venendone costantemente vanificate, ha trovato una possibile risposta nel potere della poesia di trasfigurare quella realtà, trasportandola in una dimensione più preziosa e più pura, fatta di eroismo, di valori assoluti, di sublime bellezza, spesso anche di sofferenza, ma di una sofferenza elevata, anch essa, dall essere accostata a quella delle grandi figure del mito. una funzione che ancora oggi può essere attribuita alle più diverse forme artistiche ed espressive, dalla musica alla danza, dal cinema alla fotografia: quella di rendere sopportabile l esistenza umana, non rifugiandosi in universi fantastici o in paradisi artificiali, ma scorgendo in essa la traccia di una vita altra, più nostra e paradossalmente più autentica, che soltanto l arte nelle sue molteplici, infinite manifestazioni è in grado di rivelarci. 405

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea