PLUS - I nomi delle donne amate dagli elegiaci

L ET DI AUGUSTO I nomi delle donne amate dagli elegiaci Gli pseudonimi delle donne amate dai poeti elegiaci (Cinzia da Properzio, Delia e Nèmesi da Tibullo, Corinna da Ovidio) sono nomi parlanti . Sia Cinzia sia Delia sono forme femminili di ben noti epiteti di Apollo, dio (tra le altre cose) della poesia, venerato come Cinzio perché era nato ai piedi del monte Cinto sull isola di Delo, e come Delio , dal nome della stessa isola, per la medesima ragione: le donne cantate dai poeti portano, dunque, il nome del dio della poesia, a suggerire così il carattere inscindibile che, nel genere elegiaco, è proprio del legame tra la forma poetica e il tema amoroso. Nèmesi era invece la dea della giustizia vendicatrice, figlia di Giove e della Necessità: la donna che prende il posto di Delia è presentata, dunque, come una vendetta di Tibullo nei confronti di quest ultima. Anche il nome della Corinna cantata da Ovidio richiama allusivamente la poesia, dal momento che era quello di una poetessa greca vissuta a cavallo tra il VI e il V secolo a.C., secondo la tradizione maestra e rivale di Pindaro. Un caso a parte è invece quello della Licòride amata da Cornelio Gallo, da identificare con la liberta Volumnia, divenuta mima con il nome d arte di Citèride (da Citèra, l isola dove era nata Venere): Licòride è dunque, di fatto, pseudonimo di uno pseudonimo, e attraverso quest ultimo allude anch esso al tema amoroso che è oggetto privilegiato della poesia elegiaca. A confermare, però, la reale identità di alcune di queste donne è Apuleio (II secolo d.C.), che, per difendersi dall accusa di aver chiamato due ragazzi con due pseudonimi, scrive: «Per il medesimo fatto accusino Catullo, perché nominò Lesbia invece di Clodia [ ] e Properzio che dice Cintia dissimulando Hostia, e Tibullo che ebbe Plania nel cuore e Delia nel verso (Apologia 10, trad. C. Marchesi). in breve nente dieci versi frammentari in distici elegiaci, che sono stati a lui attribuiti con ragionevole certezza in base alla provenienza (l Alto Egitto), alla datazione del papiro (tra il 50 e il 20 a.C.) e alla presenza del vocativo Lycori. I versi sono in gran parte frammentari e di non facile interpretazione, ma gli studiosi hanno ipotizzato che possa trattarsi di quattro epigrammi, uno dei quali di encomio ad Augusto, due di argomento amoroso e uno di contenuto incerto. L Appendix Vergiliana L Appendix raccoglie Una raccolta sotto il nome di Virgilio Nel panorama di fioritura di forme e funzioni nuocomponimenti poetici ve di poesia in rapporto al confronto con i grandi del passato, si colloca anche la produziominori erroneamente ne poetica confluita nella cosiddetta Appendix Vergiliana. Si tratta di una raccolta di poemetti attribuiti a Virgilio in di carattere vario e gusto erudito trasmessi sotto il nome di Virgilio e a lungo ritenuti sua età umanistica, perché mostrano affinità stilistiche produzione minore o giovanile. In realtà la silloge è frutto di un operazione di accorpamento con questo grande autore. di testi di autori sconosciuti, databili in gran parte al I secolo d.C., e ricondotti sotto l auctoritas Uno dei testi più noti è di Virgilio in età umanistica, sulla base di testimonianze in alcuni casi risalenti all età antica, quello intitolato Culex, La zanzara . in altri al Medioevo. L orientamento attuale degli studi è quello di considerare singolarmente i testi riuniti in questa silloge, come frutto appunto del gusto e della sensibilità poetica del periodo e del costante confronto con il modello virgiliano. A questo aspetto culturale specifico va ricondotta la presenza in passato determinante ai fini dell attribuzione autoriale di riecheggiamenti, imitazioni e movenze ispirate ai testi virgiliani. Fra i componimenti della raccolta vale la pena di segnalare l epillio intitolato Culex ( La zanzara , à p. 209), nel quale è narrata la storia di un pastore addormentato e salvato dalla zanzara che, pungendolo, lo desta poco prima di essere morso da un serpente. Il pastore, però, ignaro di tutto, si sveglia e uccide la zanzara, la quale quando egli si riaddormenta gli compare in sogno dall Oltretomba per rinfacciargli il male compiuto e l ingratitudine dimostrata. Si tratta dunque di una garbata parodia dell epica e, in particolare, dell Eneide. 40

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea