Tua vivit imago - volume 2

Il contesto letterario La letteratura del principato in breve Forme e contenuti dell elegia latina Nella sua forma più caratteristica, l elegia d amore presuppone l amore del poeta, che parla in prima persona, per una specifica donna, alla quale egli è legato da una relazione irregolare, perché si tratta o di donne sposate oppure di cortigiane, liberte o comunque donne di dubbia reputazione: è un amore passionale, tormentato e per lo più infelice, che spiega e giustifica il ricorso alla composizione poetica come tentativo di conquistare la donna amata, oppure come sfogo, teso ad alleviare, esprimendola, la sofferenza. Nel primo caso il componimento è rivolto direttamente alla persona di cui il poeta è innamorato e prende, di conseguenza, la forma di un ideale discorso diretto; nel secondo, il componimento può assumere la forma di un monologo solitario oppure essere rivolto, per esempio, a un amico del poeta o, più in generale, al pubblico dei lettori. Da questa condizione di amore infelice derivano i motivi più frequenti e peculiari dell elegia, che si ripetono in modo molto simile da un autore all altro, assumendo quindi carattere topico: la militia amoris (cioè l amore inteso come vera e propria militanza e quindi come dedizione totale alla causa ) e il servitium amoris (cioè la schiavitù d amore , con il poeta che serve come uno schiavo la sua domina, padrona ); la fides (cioè la fedeltà , di volta in volta promessa o violata) e il foedus (il patto tra i due amanti a imitazione di un vero e proprio rapporto coniugale); la gelosia e la rivalità tra il poeta povero e un amante facoltoso, e il conseguente elogio di una vita povera ma felice perché coronata dalla felicità in amore; il discidium (cioè la separazione ) tra i due amanti; l amore furtivo (furtivus), perché la donna amata ha spesso un marito o un amante ufficiale; il paraklausìthyron* (cioè il lamento dell amante escluso di fronte alla porta chiusa dell amata); il timore per l avvicinarsi della vecchiaia, che segnerà la fine delle gioie amorose, e l incombere della morte (vagheggiata anche, però, come momento della definitiva e più intima unione tra i due amanti). A questi motivi si affianca e si sovrappone, come già in Catullo, il grande tema della scelta di vita, con l esistenza dedita all amore e alla letteratura preferita all impegno politico-militare e in parallelo e di conseguenza con la poesia elegiaca di argomento amoroso (mollis, tenera ) preferita all impegno nel genere epico (durus, severo ). Cornelio Gallo Cornelio Gallo è considerato l iniziatore dell elegia latina non perché sia stato il primo a comporre elegie in latino (abbiamo visto come il carme 68 di Catullo sia, di fatto, un elegia ante litteram ed è verosimile che altri poeti neoterici possano aver scritto componimenti analoghi), ma perché è il primo poeta a comporre esclusivamente elegie e a raccoglierle in libri (quattro, sotto il titolo di Amores) interamente dedicati a questo genere letterario. Inoltre, per quanto almeno è possibile ricavare dai pochissimi frammenti che sono giunti fino a noi, con Cornelio Gallo il genere elegiaco acquisisce già la fisionomia assai specifica che si ritrova in Tibullo e Properzio (e poi in Ovidio, che però ne dà una declinazione più ironica e leggera ). Nato nel 69 o 68 a.C. a Forum Iulii (l odierna Fréjus, in Provenza), ha una brillante carriera politica: partecipa alla battaglia di Azio dalla parte di Ottaviano, che lo ricompensa nominandolo prefetto d Egitto; in tale veste, tuttavia, è accusato dai suoi nemici di aver assunto un atteggiamento poco rispettoso nei confronti del principe, che lo deferisce al Senato come reo di sedizione e lo fa condannare. Gallo allora, per sottrarsi alla pena dell esilio e alla confisca dei beni, si uccide nel 26 a.C. I suoi Amores, in quattro libri, erano dedicati alla liberta Volumnia, che fu mima con il nome d arte di Citèride e amante di altri uomini politici di primissimo piano come Bruto e lo stesso Marco Antonio: Gallo la chiama nelle sue elegie con il nome di Licòride, riprendendo così da Catullo e trasmettendo agli elegiaci successivi la scelta di riferirsi con uno pseudonimo alla donna amata (à p. 40). Fino ancora a pochi decenni fa, di Cornelio Gallo possedevamo un solo verso. Nel 1979, tuttavia, è stato pubblicato un papiro conte- L elegia latina è spesso strutturata come un discorso in prima persona del poeta che si rivolge o all amata, nel tentativo di conquistarla, o a un tu generico, come sfogo per l amore infelice di cui è protagonista. Essa ripropone motivi topici quali la militia amoris, il poeta servus amoris, il rapporto tra fides e foedus, il discidium degli amanti, il paraklausìthyron, la poesia d amore come scelta di vita. FINO A NOI L elegia latina e la lirica provenzale Cornelio Gallo è il primo a dedicarsi esclusivamente alla poesia elegiaca e a comporre una raccolta di sole elegie, ed è per questo considerato l iniziatore dell elegia latina. La sua opera, gli Amores, è dedicata a Volumnia, da lui chiamata Licòride. 39

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Età augustea