Tua vivit imago - volume 2

Vincent van Gogh, Sottobosco con due figure, 1890. Cincinnati, Cincinnati Art Museum. Nella poesia tibulliana, l elemento autobiografico è lo spunto per riflettere su tematiche più ampie e generali. quale si realizza, nell immaginazione del poeta, una felicità ideale, collocata sempre in un passato o in un futuro migliori del presente. Un monologo meditativo Il vagheggiamento di un tempo diverso, motivo caratteristico della poesia tibulliana, trova espressione in una specifica forma compositiva, nella quale lo spunto iniziale fornito da una situazione di partenza più o meno determinata viene sviluppato, con andamento tipicamente monologico, in una serie di immagini, quadri, riflessioni, preghiere agli dèi, apostrofi a figure di volta in volta diverse (dalla donna amata al patrono Messalla, dal rivale in amore alla vecchia mezzana). Nell insieme, questa successione di brani in qualche misura differenti si configura come una forma di meditazione lirica: «meditazione sul proprio destino condizionato da quello dell umanità, sul senso da dare alla propria vita nella confusione di tante scelte senza senso che è la vita umana, sul tentativo di trovare una felicità tra l infelicità generale a cui hanno portato le contese per le ricchezze e le guerre (A. La Penna). L eredità ai posteri Se è vero che «non vi è letteratura europea che non abbia più o meno intensamente sentito il fascino della poesia di Tibullo (B. Riposati), l influenza del poeta sarà da ricercare non soltanto nella presenza, negli autori moderni, di singoli riecheggiamenti delle sue elegie, o nel recupero dei temi e dei motivi più caratteristici della sua produzione, bensì anche e forse soprattutto nell aver dato espressione compiuta a un particolare modo di fare poesia, lasciando che essa si sviluppi a partire da un dato in senso lato autobiografico, nella forma di una meditazione generale. Si tratta infatti di un modulo compositivo che si rivelerà fecondo nella poesia moderna, secondo una linea che dal Petrarca del Canzoniere arriverà almeno fino al Leopardi dei Canti. possibile l amore elegiaco oggi? Vale forse la pena di chiedersi, infine, se la concezione dell amore propria della poesia elegiaca latina, e in particolare la trasognata meditazione lirica di Tibullo, possano avere ancora un valore, che non sia soltanto estetico, per l individuo e per la società del XXI secolo. Molti psichiatri e psicoterapeuti sostengono che gli adolescenti attuali abbiano rinunciato a una visione idealizzata dell amore, in favore di una concezione più pragmatica, disincantata ed egocentrica della relazione di coppia, vista come uno strumento finalizzato al conseguimento dei propri obiettivi personali. Se questo è vero, viene allora spontaneo domandarsi se l amore assoluto degli elegiaci, il loro porsi al servizio della persona amata, il loro sofferto autolesionismo non possano rappresentare, rispetto a quel freddo pragmatismo, un alternativa ancora attuale; e, allo stesso modo, se nella capacità di Tibullo di proiettare il sentimento amoroso in una dimensione utopistica e ultraterrena (il paradiso degli amanti che lo aspetta dopo la morte) non sia in definitiva da scorgere, ancora oggi, una forma di deliberata, ideale resistenza. 367

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Età augustea