Tua vivit imago - volume 2

BRANI CRITICI 5 10 15 20 25 30 35 40 inevitabile, quindi, concludere che quella del IV libro sia una poesia di pura propaganda, scritta da un poeta cortigiano che ha messo il suo ingegno e la sua ispirazione al servizio del principe. Erano queste, d altronde, le conclusioni a cui giungeva Syme,1 che però cercava di conferire una patina di nobiltà a una tale etichetta facendo di Orazio uno dei creatori di una letteratura di tipo nuovo, che voleva essere civile piuttosto che individuale, utile anziché decorativa, e si proponeva di cantare i motivi ideali della nuova Roma che rinasceva sulla cenere delle guerre civili; la sua, dunque, sarebbe la sincera espressione poetica di un sentimento collettivo nei confronti di Augusto. [ ] Forse, però, prima di parlare di propaganda, con la connotazione spesso deteriore che il termine ha finito per assumere ai giorni nostri, c è da chiedersi in via preliminare se i fruitori di un libro di poesia dell ultimo ventennio del I sec. a.C. siano assimilabili ai moderni lettori. E poi, negli anni intorno al 13 a.C. Augusto aveva realmente bisogno della propaganda di Orazio? Chi mai avrebbe dovuto convincere una tale propaganda ? Forse quel limitato numero di lettori aristocratici dei suoi carmi, che da tempo avevano consegnato di buon grado nelle mani di Augusto il loro ruolo politico, oppure un ancora inesistente opposizione senatoria o piuttosto gli irrequieti aspiranti alla successione imperiale? Quella di Orazio era una poesia dotta per raffinati intenditori: ai suoi tempi il lettore comune [ ] non avrebbe mai avuto la capacità di addentrarsi in un complesso sistema di modelli, di rapporti allusivi, di sofferte scelte di poetica e, atterrito da uno stile che spesso raggiungeva pindariche altezze, si sarebbe senz altro rivolto ad autori più semplici. D altronde il disprezzo del vulgus è la riprova dell altezzosa e sdegnosa indifferenza con cui Orazio lo considerava. Sempre al centro di contrastanti giudizi, in cui spesso sono stati i lati deboli dell uomo a condannare la poesia, Orazio continua a dividere i critici nella valutazione della sua ultima produzione. Non è certo il caso di procedere a nuove Rettungen des Horaz di lessinghiana memoria;2 tutt al più sarà opportuno tentare una valutazione sine ira et studio di una poesia, certamente partigiana, legata al potere ed encomiastica, cercando però di non farsi condizionare dall immediata repulsione che tali elementi suscitano in noi. Come dimenticare, infatti, l uso che della poesia di Orazio hanno fatto sia il fascismo sia il nazismo: un uso distorto e illegittimo, beninteso, che però è stato agevolato dai toni e dal carattere della poesia politica di Orazio. Come dimenticare, inoltre, che in Germania intere generazioni di giovani studenti, dalla guerra dei 7 anni e dalle campagne contro Napoleone sino al primo e al secondo conflitto mondiale, sono state inviate spavaldamente sui campi di battaglia con l oraziana giustificazione che dulce et decorum est pro patria mori?3 Ben si capisce, allora, che dal nostro punto di vista possa risultare non troppo entusiasmante sostenere che l atteggiamento di Orazio, come già quello di Virgilio, va considerato alla luce di una progressiva e convinta adesione al nuovo regime: d altra parte noi siamo giustamente diffidenti, perché avvezzi ai tanti totalitarismi spesso sanguinari che hanno contraddistinto la nostra storia recente, ma riusciamo anche ad essere molto ingenui quando assimiliamo Augusto e il suo regime di due millenni fa alle moderne dittature. Ancora una volta dobbiamo sforzarci di fare nostro il punto di vista degli scrittori antichi, indipenden- 1. Syme: Ronald Syme (1903-1989), storico dell antichità, nato in Nuova Zelanda e professore a Oxford. 2. Rettungen des Horaz di lessinghiana memoria: lo studioso si riferisce alle Riabilitazioni di Orazio (in tedesco Rettungen 342 des Horaz), saggio del filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) del 1754. 3. dulce et decorum est pro patria mori: è un dolce onore morire per la patria (Odi III, 2, 13).

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea